Lavori di pubblica utilità a tutela
del patrimonio ambientale, di quello culturale e di immobili e
servizi pubblici, per quegli imputati che abbiano fatto
richiesta di sospensione del procedimento penale con messa alla
prova. È l'oggetto della Convenzione nazionale firmata oggi dal
Capo del Dipartimento per la Giustizia minorile e di comunità,
Gemma Tuccillo, e dalla Responsabile Volontari per i Beni del
FAI - Fondo Ambiente Italiano, Valeria Sessa. La concessione
della messa alla prova è subordinata alla prestazione di lavori
di pubblica utilità, che consistono in prestazioni non
retribuite in favore della collettività. A questo scopo, il
Fondo Ambiente Italiano mette a disposizione 34 posti per lo
svolgimento del lavoro di pubblica utilità presso 11 beni
dislocati su tutto il territorio nazionale (tra questi il
Giardino Kolymbethra, il Parco Villa Gregoriana, le Saline Conti
Vecchi, i Giganti della Sila).
Le prestazioni riguardano la prevenzione incendi, la
salvaguardia del patrimonio boschivo e forestale; la custodia di
biblioteche, musei, gallerie e pinacoteche, con riferimento alla
tutela del patrimonio culturale, la manutenzione di giardini,
ville e parchi. Mansioni, durata e orario di svolgimento della
prestazione lavorativa gratuita saranno disposti nel programma
di trattamento e nel rispetto delle esigenze di vita dei
richiedenti, dei diritti fondamentali e della dignità della
persona.
I Beni FAI nomineranno i referenti che dovranno coordinare le
prestazioni lavorative gratuite, impartire le necessarie
istruzioni, segnalare eventuali inosservanze, assenze o
impedimenti e, al termine del periodo previsto, fornire tutte le
informazioni relative all'attività svolta agli Uffici di
Esecuzione Penale Esterna territorialmente competenti, titolari
del procedimento. Per la pianificazione degli interventi verrà
costituito un Comitato paritetico di gestione formato da
rappresentanti dei due Enti firmatari e la Convenzione, della
durata di 5 anni, potrà essere rinnovata.
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