E' stato dato il via in questi giorni
a Buenos Aires a "El PAcCTO", il Programma quinquennale di
assistenza contro il crimine transnazionale che vede la
collaborazione di Unione Europea e America Latina. Un Programma
nel quale l'Italia gioca un ruolo importante, visto che proprio
al nostro Paese è stato affidato il compito di dirigere le
attività nel settore penitenziario.
Il PAcCTO è un'iniziativa di assistenza tecnica europea, a
guida di un consorzio formato da agenzie di Italia (IILA),
Francia (Expertise France), Spagna (FIIAPP) e Portogallo
(Instituto Camoes). Il programma nasce con l'obiettivo di
contrastare il crimine transnazionale organizzato in diciotto
Paesi dell'America Latina (Argentina, Bolivia, Brasile, Cile,
Colombia, Costa Rica, Cuba, Ecuador, Guatemala, Honduras,
Messico, Nicaragua, Panama, Paraguay, Perù, Salvador, Uruguay,
Venezuela).
Il progetto risponde ad un'esigenza espressa dagli stessi
paesi latinoamericani e parte dalla consapevolezza che, in un
mondo globalizzato, nessun paese è immune agli effetti del
crimine organizzato.
"È molto importante - spiega Marco Del Gaudio vice capo del
Dap, il Dipartimento dell'Amministrazione penitenziaria che ne
ha seguito le fasi del lancio - che proprio all'Italia sia stato
affidato il pilastro penitenziario, perché si riconosce
finalmente, anche a questo settore del sistema italiano, grande
rilevanza in ambito internazionale. E ciò sia in termini
assoluti, che in riferimento alla funzionalità del sistema
penitenziario italiano nella lotta complessiva alla criminalità
organizzata. Molti paesi latino americani oggi devono
confrontarsi con organizzazioni criminali molto simili alle
associazioni di stampo mafioso, capaci di stabilire forme di
controllo all'interno degli istituti carcerari. Si tratta di un
fenomeno che in Italia abbiamo imparato a contrastare ed è molto
importante esportare la nostra esperienza. Il Ministero della
Giustizia attraverso l'UCAI e il DAP ha sviluppato una linea
programmatica di intervento molto accurata e assicureremo il
massimo sforzo per il sostegno al programma"
Gli uffici del Dap hanno già realizzato una prima
collaborazione tecnica inviando un architetto italiano per la
realizzazione di un nuovo carcere in Argentina e poliziotti
penitenziari per fornire informazioni ai colleghi
latinoamericani.
L'America Latina è attualmente la regione più violenta al
mondo: si registrano ventitré omicidi ogni centomila abitanti,
il doppio rispetto all'Africa e cinque volte superiori all'Asia.
Nel sub continente avvengono il 30% delle uccisioni violente nel
mondo e molte di queste sono relazionate con il crimine
organizzato. Quest'ultimo - come è stato sottolineato in questi
giorni nella Conferenza che ha lanciato il programma - ha forti
ripercussioni sull'economia e sulla società: innalza la spesa
pubblica, riduce la crescita, aumenta la povertà e causa fuga di
cervelli.
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