E' detenuto nella casa
circondariale "Panzera" di Reggio Calabria dove sta scontando
una condanna a 12 anni di reclusione per associazione mafiosa,
ma Francesco Leone, grazie all'impegno messo nello studio, potrà
comunque fregiarsi del titolo di dottore in scienze
infermieristiche rilasciato dal Dipartimento di Medicina clinica
e sperimentale dell'Università di Messina.
Il neo laureato, che ha 25 anni, grazie alle opportunità
offerte ai detenuti che decidono di seguire corsi universitari,
ha potuto portare a termine, con il supporto di educatori e
personale della Polizia penitenziaria, l'intero corso di studi
sostenendo gli esami grazie all'attivazione del sistema della
videoconferenza in collegamento con la Commissione d'esame.
Leone ha discusso una tesi, relatrice la professoressa Maria
Caruso, che ha approfondito il tema "L'infermiere e la
prevenzione delle infezioni correlate all'assistenza".
"Ho il dovere di ringraziare - afferma il neo-dottore - la
direttrice della Casa circondariale 'Giuseppe Panzera' di Reggio
Calabria Carmela Longo, gli educatori e l'intero corpo di
Polizia penitenziaria che mi hanno dato la possibilità di
raggiungere questo importantissimo obiettivo, fondamentale per
il mio futuro una volta che avrò pagato il mio debito con la
giustizia. Un altro grazie - ha aggiunto - va ai miei genitori
che nonostante tutto mi hanno dato ancora una volta fiducia, e
mi hanno sostenuto ed accompagnato in questa straordinaria
avventura, in attesa del giudizio di Appello iniziato proprio il
28 marzo".
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