Un euro di risarcimento per fare
sentire la propria "voce" nel processo a carico del suo ex
compagno e padre di sua figlia. E' la richiesta simbolica della
donna che si è costituita parte civile nel procedimento
abbreviato per il 35enne che, lo scorso 25 febbraio, a Rozzano
(Milano), in compagnia di un complice, ha sparato e ucciso il
suocero (padre della donna) che era indagato per avere abusato
della nipotina (figlia dell'imputato e della donna).
La 46enne - che ora vive insieme alla bambina lontano dal
paese dell'hinterland milanese - ha così voluto "prendere le
distanze" dal folle gesto dell'ex compagno, senza però chiedere
altro risarcimento economico che una somma simbolica. La
sentenza, davanti al gup di Milano Aurelio Barazzetta, è
prevista per il prossimo 17 gennaio. L'omicidio è avvenuto il 25
febbraio scorso in un parco giochi a Rozzano.
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