Domani una delegazione di studenti
delle scuole elementari e medie verrà ricevuta da Giovanna Boda,
Direttrice generale della Direzione generale per lo studente,
del Ministero dell'istruzione dell'università e della ricerca,
per chiedere che il ministro Marco Bussetti si impegni in prima
persona per contrastare la discriminazione e i discorsi d'odio a
scuola.
L'incontro costituirà l'occasione per consegnare
personalmente i moltissimi messaggi che le classi che
partecipano al progetto "Amnesty kids" hanno raccolto durante
l'anno scolastico, come ad esempio: "Caro signor ministro i
discorsi d'odio sono brutti da ricevere e da dire, perché quando
dici una cosa brutta a un tuo caro dopo ti penti e ci rimani
male, invece è brutto riceverli perché dopo continui a farti
domande nella testa. Quindi per me vanno tolti dappertutto",
scrive Matteo. "Caro Marco Bussetti, io vorrei che lei mettesse
una nuova legge. Nelle scuole italiane non ci devono essere
bullismo, violenza, odio e parole che possono essere offensive.
Grazie", è il messaggio di Anna.
Amnesty Kids Scuola è un progetto di Educazione ai diritti
umani di Amnesty International Italia rivolto alle classi della
scuola primaria e a quelle della scuola secondaria di primo
grado. Le classi che partecipano ricevono un kit didattico con
percorsi e approfondimenti per conoscere i propri diritti e
attivarsi per farli rispettare.
Nell'anno scolastico 2018/2019 Amnesty Kids è stato inserito
nel progetto "#Io Rispetto" cofinanziato da AICS (Agenzia
Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo), capofilato da CIFA
Onlus, e ha visto la partecipazione di 10.000 alunne e alunni
che, insieme ai loro insegnanti, hanno ragionato sul potere
delle parole e sul legame tra la libertà di espressione e i
diritti umani.
Al termine del percorso i kids hanno deciso di passare
all'azione, dimostrando ancora una volta che la scuola può
diventare uno dei luoghi privilegiati per la difesa e la
promozione dei diritti umani.
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