Regione Lombardia ha ricordato le
vittime delle mafie nel corso di una giornata promossa dal
Consiglio regionale, in cui protagoniste sono state soprattutto
le donne che lottano e che sono state vittime della criminalità
organizzata.
"Oggi le donne possono essere una delle chiavi più potenti
per contrastare la mafia e debellare questa cultura che si
trasmette da una generazione all'altra - ha commentato il
presidente del Consiglio regionale, Raffaele Cattaneo -. Possono
avere ruolo ancora più importante". In questi cinque anni "il
Consiglio regionale ha voluto dare una risposta in positivo,
perché non basta dire che la mafia riguarda anche il nostro
territorio - ha aggiunto - ma ci vuole sensibilizzazione e
cultura della legalità". Alla giornata ha partecipato anche
Maria Lusida Iavarone, docente di scienze pedagogiche e madre
di un ragazzo aggredito e gravemente ferito da una baby gang a
Napoli. "I ragazzi sono i radar della legalità", ha commentato.
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