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8 marzo: la storia della giornata della donna

8 marzo: la storia della giornata della donna

Celebrata prima volta agli inizi del'900. Risoluzione Onu del'77

ROMA, 07 marzo 2018, 17:09

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Per ricordare le conquiste sociali, economiche e politiche delle donne, ma anche le discriminazioni e le violenze di cui sono state e sono ancora vittime, l'8 marzo è dedicato alla Giornata internazionale della donna. L'origine di questa ricorrenza risale ai primi del novecento e in particolare al 1907 quando a Stoccarda, nell'ambito del VII Congresso della II Internazionale socialista, si affrontarono temi come la questione femminile e la rivendicazione del voto alle donne.
    Il Partito socialista americano nel 1909 raccomandò a tutte le sezioni locali di riservare l'ultima domenica di febbraio 1909 all'organizzazione di una manifestazione in favore del diritto di voto femminile. Fu così che negli Stati Uniti la prima e ufficiale giornata della donna fu celebrata il 23 febbraio 1909.
    Verso la fine dell'anno, il 22 novembre, a New York incominciò un grande sciopero di ventimila camiciaie, che durò fino al 15 febbraio 1910.[ La successivo domenica 27 febbraio, alla Carnegie Hall, tremila donne celebrarono ancora il Woman's Day. Mentre negli Stati Uniti la giornata della donna continuò a tenersi l'ultima domenica di febbraio, in alcuni paesi europei - Germania, Austria, Svizzera e Danimarca - la ricorrenza si celebrò per la prima volta domenica 19 marzo 1911, su scelta del Segretariato internazionale delle donne socialiste. In Russia si tenne per la prima volta a San Pietroburgo solo nel 1913. Le celebrazioni furono interrotte in tutti i paesi belligeranti negli anni seguenti allo scoppio della prima guerra mondiale. In Italia la Giornata internazionale della donna fu celebrata per la prima volta soltanto nel 1922, il 12 marzo, per iniziativa del Partito comunista d'Italia.
    Le vicende della seconda guerra mondiale e il successivo isolamento politico della Russia e del movimento comunista nel mondo occidentale, contribuirono alla perdita della memoria storica delle origini della manifestazione. Così, nel secondo dopoguerra, cominciarono a circolare fantasiose versioni, secondo le quali l'8 marzo avrebbe ricordato la morte di centinaia di operaie nel rogo di una inesistente fabbrica di camicie avvenuto nel 1908 a New York. Altre versioni ricordavano la violenta repressione poliziesca di una presunta manifestazione sindacale di operaie tessili tenutasi a New York nel 1857. Si dovette arrivare al 16 dicembre 1977 perchè l'assemblea delle Nazioni Unite, con la risoluzione 32/142, proponesse a ogni paese, nel rispetto delle tradizioni storiche e dei costumi locali, di dichiarare un giorno all'anno ''Giornata delle Nazioni Unite per i diritti delle Donne e per la pace internazionale" riconoscendo così il ruolo della donna negli sforzi di pace e l'urgenza di porre fine a ogni discriminazione e di aumentare gli sforzi per la partecipazione paritaria delle donne alla vita civile e sociale del loro paese. L'8 marzo dunque fu scelta come la data ufficiale da molte nazioni.
   

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