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'Ndrangheta: de Raho, bisogna vivere soli, cosche infiltrano

'Ndrangheta: de Raho, bisogna vivere soli, cosche infiltrano

'Non solo però in contrasto, vertici istituzioni di spessore'

REGGIO CALABRIA, 06 settembre 2017, 12:17

Redazione ANSA

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"Questo è un territorio nel quale non si possono avere rapporti con altre persone. Perché quello che caratterizza la 'ndrangheta è la sua capacità di confusione, d'infiltrazione e inquinamento dei vari settori: economico, politico e sociale. Quindi bisogna vivere sempre da soli". Lo ha detto il procuratore di Reggio Calabria Federico Cafiero de Raho, in un'intervista a Tg2000, il telegiornale di Tv2000.
    "Non si ha mai la certezza - ha aggiunto De Raho secondo quanto riferito in una nota - di parlare con l'antimafia o con persone che hanno preso una posizione ferma contro la 'ndrangheta. La 'ndrangheta per essere battuta necessita di esponenti delle istituzioni che adottino anche un codice etico che riporti alla rinuncia a tutti i rapporti esterni che non siano quelli strettamente istituzionali. Prima giocavo a tennis, oggi non lo posso più fare perché anche quello determina entrare in un circolo, avere rapporti con persone. Cosa penserebbe il cittadino se mi vedesse insieme a persone che io reputo perbene ma che invece hanno rapporti che io ignoro. Penserebbero tutti ad una Procura inaffidabile".
    Nel contrasto all'ndrangheta, ha proseguito de Raho, "non mi sento solo. Nell'ambito delle istituzioni i vertici sono rappresentati da uomini di altissimo spessore etico e di una straordinaria professionalità: il Prefetto, il Comandante provinciale dei Carabinieri, il Questore, il Comandante della Guardia di finanza. Persone con le quali si riesce a condividere un'impostazione strategica nel contrasto alla 'ndrangheta. Una volta non c'erano denuncianti, oggi invece le vittime di estorsione a volte denunciano. E questo è un passo enorme se si tiene conto che la 'ndrangheta controlla tutto. Nella città di Reggio Calabria anche per pitturare una parete è necessario chiamare l'impresa che è autorizzata a lavorare in quell'edificio. Oggi invece ci sono cittadini che credono che questo sistema criminale può essere cambiato e che l'azione dello Stato è costante, seria e forte. Alcune persone si presentano spontaneamente per riferire di estorsioni subìte da anni. Questa è la dimostrazione di una società che sta cambiando".
   

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