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Premio l'Anello debole Comunità Capodarco, i video vincitori

Premio l'Anello debole Comunità Capodarco, i video vincitori

Tra i temi,minori soli, violenza su donne, il lavoro che non c'è

26 giugno 2017, 17:43

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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- CAPODARCO DI FERMO - Un piano per riportare acqua in un fiume deserto, il viaggio verso l'Europa visto con gli occhi di un bambino, i minori soli che tentano di attraversare la frontiera, il glifosato, l'erbicida più venduto al mondo, il lavoro che non c'è, la pratica della contenzione, la violenza sulle donne. Sono le storie e i temi dietro i video e audio cortometraggi vincitori del premio L'Anello debole 2017, assegnato ieri sera, 24 giugno, nella penultima serata del Capodarco L'Altro Festival. Erano 187 le opere in concorso, italiane e da 14 paesi nel mondo (Marocco, Uganda, Ecuador, Australia, Francia, Malta, Bosnia, Iran, Regno Unito Svizzera, Russia, Spagna, Usa e Afghanistan) di cui 22 finaliste. Un'edizione, come ha sottolineato il presidente della Comunità di Capodarco, don Vinicio Albanesi, di "qualità altissima", qualità cresciuta negli anni costantemente. Le opere finaliste erano state scelte dalla giuria di qualità del premio e poi votate dai componenti della giuria popolare durante la proiezione-maratona della "Notte dei corti" di venerdì 23 giugno.
    Ex equo nella sezione Corti della realtà, con il premio assegnato a "Io sono Aziz" di Valerio Cataldi, il viaggio verso l'Europa visto con gli occhi di un bambino, (trasmesso dalla Rai, Tg2 dossier) e a "Glifosato: l'erbicida nuoce alla salute del mondo?" di Alessandro Casati e Gaetano Pecoraro, (Italia 1, Le iene.), servizio forte sull'utilizzo di questo erbicida, che è il più venduto al mondo. Premio speciale della giuria di qualità a "Uncut", di Simona Ghizzoni ed Emanuela Zuccalà, opera prodotta dall'associazione culturale Zona, sul tema delle mutilazioni genitali, raccontato attraverso la drammaticità delle storie e dei volti. Il premio per la sezione Corti di Fiction è andato a "Swimming in the desert" di Alvaro Ro, una produzione Spagna-Usa: storia di un piano speciale, quello di riportare acqua in un fiume asciutto. In questa categoria, Premio speciale della Giuria a "Chocolate wind" di Ilia Antonenko che affronta, con un finale a sorpresa, il tema dei moderni reclutatori e delle modalità di persuasione.
    Il premio per i Cortissimi della realtà è andato a "Il cammino dei migranti verso la Francia", di Alice Martinelli (trasmesso su La Gabbia/La7), protagonisti i minori stranieri soli che da Ventimiglia percorrono pericolosi sentieri di montagna nella speranza di superare la frontiera. Nella categoria anche una menzione a "Carla, la disabile sfrattata dalla camorra" di Antonio Crispino (Corriere TV).
    Nella sezione Cortissimi di fiction vince un'opera inedita, "Stai sereno" di Daniele Stocchi, prodotto da Antonin Bobò.
    Infine il premio per la sezione Ultracorti è andato a lo spot "Amore criminale" della Direzione creativa Rai, trasmissione ormai alla settima edizione che racconta storie vere di violenza sulle donne.
    Il premio per gli audio cortometraggi è andato a "Crocifissi" di Lorenzo Ascione e Maria Gabriella Lanza, un'opera autoprodotta (trasmessa su Radio Radicale) che racconta la pratica della contenzione e dei segni indelebili che essa lascia sulle persone. Menzione a "Il grande sbarco" di Matteo Tacconi (Radio svizzera italiana), il racconto dell'arrivo, il 6-7 marzo 1991, di 25 mila albanesi a Brindisi. Menzione a "Nicole Orlando, campionessa speciale" di Germana Brizzolari (Rai Radio Due); è diventata famosissima nell'estate del 2015, quando, ai mondiali per persone con sindrome di Down, in Sudafrica, ha vinto 4 ori e un argento Quest'anno per la prima volta la Comunità di Capodarco ha voluto assegnare un premio speciale, che è andato a due opere, scelte per la loro qualità e il valore del loro messaggio. A "Baby boss: il far west di Napoli" trasmessa da Le Iene (Italia 1), che racconta la nuova guerra di camorra a Napoli dove sono coinvolti ragazzi molto giovani. A ritirare il premio gli autori Francesca Di Stefano e Giulio Golia, volto molto noto del programma, che nel servizio intervista i giovani membri di una "paranza" di Scampia. Premio anche a "Il nostro Rigopiano" di Michela Suglia, giornalista dell'ANSA, un'opera autoprodotta sulla tragedia di Rigopiano, vista con gli occhi e la commozione dei soccorritori, che ha dato voce all'impegno e alla dedizione di chi opera in contesti difficili, con umanità e competenza.
   
   

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