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Falcone: Balduzzi (Csm),suo metodo utile

Falcone: Balduzzi (Csm),suo metodo utile

"Tre essenziali assunti base per contrasto a fenomeno mafioso"

ROMA, 25 maggio 2017, 16:59

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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(ANSA) - ROMA, 25 MAG -Il 'metodo Falcone' è "ancora oggi utile, e non soltanto ai magistrati". Lo sostiene il consigliere laico del Csm Renato Balduzzi. Nella rubrica "Pane e giustizia" su Avvenire Balduzzi richiama i "tre essenziali assunti di base" su cui era articolata la strategia di contrasto al fenomeno mafioso del magistrato ucciso 25 anni fa: a)" Cosa nostra è un fenomeno unitario e coordinato, dunque parimenti unitaria e coordinata deve essere l'azione di contrasto; b) le mafie intrecciano legami con altre organizzazioni criminali, occulte e non, italiane e non, dunque chi ha il compito di combatterle deve sapersi muovere a livello internazionale; c) avviare processi penali senza adeguati riscontri probatori contrasta con precisi disposti costituzionali e nuoce alla credibilità della magistratura e dello Stato, dunque l'iniziativa penale va calibrata attentamente, e il senso di responsabilità del magistrato deve sempre prevalere sulle sue soggettive preferenze etico-politiche". Si tratta di assunti "utili ancora oggi e da essi possiamo ricavare alcuni corollari, che interessano non soltanto i magistrati, ma, credo, ogni cittadino consapevole e attivo. In primo luogo, le istituzioni e tutte le persone che tempo per tempo le rappresentano, a qualunque livello, non devono mai essere (o essere percepite) come distratte rispetto ai fenomeni mafiosi. La forza delle istituzioni sta nella continuità e nell'autorevolezza del loro impegno. In secondo luogo, la verità giudiziaria (che talvolta - specie nei processi di mafia - è così difficile da raggiungere) non va mai negata, al più che essa può venire integrata con prospettive ulteriori: il processo sulla strage di Capaci ha dato alcune risposte inequivoche, altre possono e devono essere ancora cercate. Senza teoremi astratti, dunque, ma anche senza lasciare cadere nulla.
    In terzo luogo, in mezzo alla confusione delle informazioni, è decisiva la nostra capacità di stare ai fatti e di non indulgere a ricostruzioni addomesticate".
   

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