"Morire in carcere perché non si
viene curati è una cosa incivile". Lo ha detto Luca Antonini,
giudice della Corte costituzionale, oggi durante un incontro con
i detenuti al carcere Due Palazzi di Padova, rispondendo a una
domanda sul diritto alla salute in carcere.
"Questo - ha aggiunto Antonini - è un tema che richiede una
considerazione a livello politico. A volte in carcere manca il
luogo dove andare a farsi curare, la comunità deve farsi carico
di questo problema". Antonini quindi ha ricordato il caso di un
uomo che aveva ottenuto gli arresti domiciliari per problemi di
salute, poi revocati dopo un tentativo di evasione e nuovamente
concessi dalla Corte costituzionale per la sua incompatibilità
con l'ambiente del carcere: "La rigidità legislativa era
incostituzionale, l'intervento del giudice ha salvato una vita".
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