Bellal Badr, un rapinatore seriale
di 23 anni raggiunto da un provvedimento di sorveglianza
speciale che si attiverà al termine della sua condanna, prevista
per settembre 2019, perché ritenuto 'a rischio di
radicalizzazione', nel 2017 è stato protagonista di tre episodi
violenti.
Il primo a settembre, quando si è attardato nel cortile al
momento del rientro dell'ora d'aria e quando la guardia gli si è
avvicinato lo ha colpito con un pugno e ferito al volto con una
lametta. Il giorno dopo, mentre le guardie soccorrevano un
altro detenuto che si era infortunato, lui ha preteso
l'installazione di un televisore in cella e al rifiuto li ha
aggrediti dando fuoco ad alcuni stracci e urlando: "Italiani di
m... questa è la considerazione che avere di noi. Vi ammazzo
tutti, sono nato martire e morirò martire. Allah Akbar". Nel
2018, infine, assieme a tre compagni di cella ha ferito 11
agenti utilizzando bombolette e accendini.
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