"Restano tuttora molto validi" i
metodo investigativi di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino,
nonostante oggi le mafie abbiano "cambiato pelle" e non siano
più quelle degli anni delle stragi. Lo ha sostenuto il vice
presidente del Csm Giovanni Legnini, intervistato da "Uno
Mattina", alla vigilia della partenza della nave della legalità
per la commemorazione delle stragi di Capaci e di via d'Amelio.
"Quel metodo investigativo, quella idea del lavoro in pool,
della specializzazione ha influenzato largamente l'azione di
contrasto alle mafie nel corso di questi 26 anni e la
legislazione penale nel nostro Paese - ha sostenuto Certo le
mafie hanno cambiato pelle, non sono più quelle delle stragi,
prediligono oggi l'infiltrazione dell'economia, anche legale. Ma
quei metodi restano tuttora molto validi".
Legnini ha poi definito "eccezionale e straordinario" il
lavoro che si sta facendo nelle scuole sul fronte della cultura
della legalità: "ne eravamo consapevoli quando tre anni fa
stipulammo un protocollo con il Miur per promuoverla". "Dove c'è
cultura le mafie non attecchiscono", ha aggiunto Legnini,
sottolineando l'importanza della "alleanza tra cultura,
informazione e azione di contrasto" condotta da forze
dell'ordine e magistratura nella lotta alla mafia, perché come
sostenevano anche Falcone e Borsellino "non tutto si può
scaricare sulla giustizia".
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