Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Gabrielli, occhi aperti su terrorismo

Gabrielli, occhi aperti su terrorismo

Capo della Polizia, in Francia non hanno alzato bandiera bianca

ROMA, 16 maggio 2018, 19:36

Redazione ANSA

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

- RIPRODUZIONE RISERVATA
- RIPRODUZIONE RISERVATA

"I cittadini devono pretendere che gli apparati svolgano fino in fondo la loro attività. La responsabilità è nostra e la sentiamo tutta. Ci deve essere consapevolezza che il rischio zero non esiste davanti a un terrorismo liquido e indistinto. Ma è possibile immaginare una corretta reazione davanti a queste cose, come hanno fatto i francesi che non hanno alzato bandiera bianca". La principale preoccupazione del capo della Polizia, Franco Gabrielli, davanti alla sfida di convivere con la minaccia del terrorismo è che il sistema tenga, in caso di urto, come è stato in Francia, il paese più colpito in Europa, che ha reagito senza cambiare le proprie abitudini di vita e senza rinunciare alla propria libertà. Per questo, secondo Gabrielli, è necessario l'aiuto dei cittadini: il Paese deve essere "resiliente", resistere e reagire. Anche tenendo aperti gli occhi: "La collaborazione dei cittadini è fondamentale e ineliminabile", senza renderli "delatori, come nella Germania dell'Est ai tempi della Stasi".
    Una sollecitazione che arriva anche dal procuratore Antimafia e Antiterrorismo, Federico Cafiero de Raho: "Nella mia esperienza ho constato che il cittadino si è fatto avanti per fatti di mafia, non ha temuto, e altrettanto deve fare per il terrorismo", "se ognuno fosse vigile su ciò che avviene sul proprio territorio avremmo 50 milioni di osservatori".
    Essenziale è anche lo scambio di informazioni: "La comunicazione deve essere immediata, a volta basta un'ora ritardo per una strage. Non ritengo che sia un caso che in Italia non sia successo niente".
    Le indagini per ora non hanno dimostrato l'attivazione su atti da commettere in Italia. E anche Youssef Zahgba, l'italo-marocchino, autore dell'attacco a Londra nel giugno scorso, è risultato radicalizzato all'estero, con legami in Italia solo per venire a trovare la madre a Bologna, ha ricordato il procuratore di Bologna, Giuseppe Amato, "ma l'atto terroristico che nasce dalla imponderabile determinazione di un singolo, per un mutamento della personalità e per una radicalizzazione improvvisa non è un fatto verso il quale si possa fare previsione e prevenzione". A questo proposito, le espulsioni sono risultate uno strumento particolarmente efficace: sono state in tutto 280 e, ha aggiunto, Gabrielli, "le indagini successive hanno confermato che si trattasse di persone in grado di poter nuocere". Dal punto di vista investigativo, invece, secondo De Raho, "sarebbe importati potere entrare nelle forme di comunicazioni informatiche attraverso il consenso da parte degli gestori". Per quanto riguarda la tecnologia applicata alla sicurezza, la frontiera è quella delle selezione delle informazioni: "L'importanti - ha osservato - Giovanni Soccodato, direttore delle Strategie di Leonardo è incrociare le fonti e avere informazioni verificati e fedeli in tempo rapidi.
    È possibile raccogliere le informazione e selezionare quelle rilevanti, per fare interventi di prevenzioni. La selezione, effettuata in maniera automatica, consente di essere anche rispettosi della privacy".
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza