Quattro anni di reclusione. È la
pena sollecitata dal pubblico ministero Marco Cocco nei
confronti dell'ex assessore regionale dell'Udc Sergio Milia -
assistito dagli avvocati Luigi Concas e Nicola Satta - accusato
di peculato aggravato nell'inchiesta legata all'uso illecito dei
fondi destinati ai gruppi del Consiglio regionale della
Sardegna. Il magistrato inquirente - al termine della
requisitoria nel procedimento con rito abbreviato - non ha
ritenuto valide nessuna delle giustificazioni portate dall'ex
assessore sui 168 mila euro di spese contestate dalla Procura.
L'esponente dell'Udc aveva documentato uscite per oltre 100 mila
euro e restituito al Consiglio circa 37 mila euro.
Il pm ha poi confermato la richiesta di 12 rinvii a giudizio
per altrettanti consiglieri regionali in carica durante la XIII
legislatura, dal 2004 al 2009: Eugenio Murgioni, Pasquale Onida
e Silvestro Ladu (già condannato in un altro filone di
inchiesta) tutti di Fortza Paris; Giorgio Oppi, Sergio
Marracini, Franco Cuccu, Tore Amadu, Antonio Cappai, Andrea
Biancareddu, Alberto e Vittorio Randazzo, Roberto Capelli,
esponenti dell'Udc. Il Gup Giovanni Massidda ha quindi
aggiornato l'udienza al 29 marzo: quel giorno proseguiranno le
arringhe dei difensori di chi non ha scelto l'abbreviato e
potrebbe esserci anche la sentenza per Milia. Già uscito dalla
vicenda giudiziaria con un patteggiamento l'ex Udc Sergio Ubinu:
dopo aver restituito circa 250 mila euro, ha concordato due anni
di reclusione con pena sospesa. Nel frattempo, sempre
nell'udienza di questa mattina, l'ex deputato del Centro
democratico Roberto Capelli, già esponente dell'Udc, ha chiesto
al giudice di poter essere interrogato per meglio documentare la
regolarità dei fondi da lui spesi, ribadisce, "per soli motivi
istituzionali".
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