E' giunta ad un punto decisivo
l'inchiesta della procura di Santa Maria Capua a Vetere attivata
dall'ex vicesindaco e assessore del comune di Mondragone
Benedetto Zoccola: sono stati indagati per peculato sei
impiegati comunali di Mondragone, sul litorale casertano. La
procura ha provveduto a notificare l'avviso di conclusioni delle
indagini ai sei. A renderlo noto è il deputato Pd Davide
Mattiello, componente della Commissione parlamentare antimafia.
"Questo fatto, che riflette la lunga e caparbia resistenza
portata avanti da Benedetto Zoccola prima e durante la sua
esperienza di amministratore pubblico nella Giunta del Comune di
Mondragone - spiega il deputato - merita di essere conosciuto.
Magistratura e Forze dell'Ordine stanno facendo chiarezza su
fatti gravi che anche quando non sono direttamente collegati
alla mafia, esprimono una cultura mafiosa di totale spregio
della cosa pubblica, fatti che sono stati puntualmente
denunciati da Benedetto Zoccola che ha onorato la sua funzione e
anche la sua comunità: quella fatta da persone per bene, che
vogliono essere libere dal condizionamento criminale. Lo Stato
deve fare il massimo sforzo per garantire che persone preziose
come Zoccola non abbiano mai a pentirsi delle proprie scelte, il
cammino cominciato in questa Legislatura di riforma e
potenziamento degli strumenti a tutela degli amministratori
pubblici, dei testimoni di giustizia, e dei così detti
'segnalanti', sta dando i suoi frutti ed è importante che
continui col prossimo Parlamento".
Zoccola, che ha ricoperto l'incarico di assessore e di
vicesindaco del comune di Mondragone, da alcuni anni vive sotto
scorta per aver denunciato la criminalità nella propria terra.
Ha subito due attentati che gli hanno procurato gravi danni
fisici. Sostenitore della legalità autentica e di sostanza, è
autore di numerose battaglie contro i fenomeni mafiosi del
racket e dell'usura. (ANSA)
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