Una "casa di mamma", chiamata
"Maher", per aiutare donne e bimbi che vivono in strada in
India, in particolare nelle zone più povere dell'immenso Paese,
un'iniziativa pensata e voluta da una suora cattolica indiana,
sister Lucy Kurinen e che finora ha aiutato oltre 4 mila persone
bisognose.
"Maher" sarà raccontata domenica a "Padova per l'India"
(Teatro Don Bosco). Ne è protagonista una donna straordinaria,
Sister Kurien, che ha avuto per la sua attività numerosi
riconoscimenti internazionali e alla quale sono stati dedicati
un libro negli Stati Uniti ("Women Healing Women: A Model of
Hope for Oppressed Women Everywhere", di W. Keepin e C. Brix) e
un film-documentario in Austria ("Sister Heart", di C.
Zimmermann).
Uscita dalla sua Congregazione religiosa, e poi da essa
riaccolta, proprio per la volontà di creare spazi vitali di
solidarietà al di là dei confini di appartenenze religiose e
culturali, a partire dal 1997 Sister Lucy ha coinvolto nella sua
opera "Maher", a tutti i livelli di responsabilità, donne di
altre fedi e culture (islamiche, indù, animiste), accogliendo
via via nelle sue case oltre 4.000 fra donne e bambini esposti
a rischi gravissimi, e dando loro dignità e speranza. Oggi
"Maher" conta oltre 90 sedi in comunità rurali indiane. Un
piccolo seme nella vastità di un continente, ma un seme fecondo.
La manifestazione di Padova, che ha il patrocinio del Comune
della città e il sostegno di volontari e associazioni, è una
tappa italiana (ne seguirà ancora una a Firenze) che fa seguito
a una serie di incontri con la religiosa indiana che sono stati
promossi in questo mese di ottobre in Belgio, Olanda, Germania,
Austria e Svizzera. Oltre all'intervento di Sister Lucy è
previsti anche la proiezione di parte del film a lei dedicato.
Nella mattinata di giovedì 26 ottobre Sister Lucy avrà un breve
incontro con Papa Francesco in Vaticano.
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