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Livatino beato, conclusa fase diocesana

Livatino beato, conclusa fase diocesana

Curia Agrigento raccoglie ultima delle 20 testimonianze dossier

ROMA, 27 luglio 2017, 17:29

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Processo diocesano concluso per la causa di canonizzazione del "giudice ragazzino". Negli uffici della Curia di Agrigento, sul tavolo del cardinale arcivescovo Francesco Montenegro, è di fatto completata "l'istruttoria" del procedimento per portare alla beatificazione del giudice Rosario Livatino, assassino proprio ad Agrigento dalla mafia il 21 settembre 1990. Ne dà notizia oggi il quotidiano La Sicilia, a pochi giorni dal danneggiamento della stele dedicata al giudice.
    Due giorni fa a Milano, il locale Tribunale Ecclesiastico ha effettuato l'"interrogatorio" dell'ultimo testimone che conobbe il magistrato canicattinese, ucciso all'età di 38 anni.
    Una testimonianza attesa da mesi e per la quale è stato necessario attendere più del previsto. Il "faldone" adesso è chiuso, e nelle prossime settimane il cardinale Montenegro lo porterà personalmente o lo farà consegnare in Vaticano. Tutti i documenti e la ventina di testimonianze raccolte dal Tribunale ecclesiastico di Agrigento presieduto da don Lillo Argento, tra le quali quelle di una donna guarita da un presunto miracolo e di alcuni avvocati di Agrigento e Canicattì, che nella loro attività professionale hanno avuto modo di confrontarsi con il giudice Livatino, saranno passati al setaccio.
    A curare la postulazione della Causa di canonizzazione è don Giuseppe Livatino, cugino del magistrato. Entro l'anno il materiale raccolto sarà al vaglio della Congregazione vaticana per le cause dei Santi, per la valutazione finale circa l'eroicità delle virtù del Servo di Dio. Successivamente sarà il prefetto della Congregazione, sulla base delle conclusioni tratte dalle commissioni teologica e scientifica, a proporre al Pontefice la firma del decreto di venerabilità, che permetterà al Servo di Dio di essere destinatario di culto pubblico, nell'attesa di essere proclamato beato. Intanto d'intesa con Don Giuseppe Livatino, il Consiglio dell'Ordine dei commercialisti ha deliberato di elargire un contributo economico rivolto a sostenere la causa di beatificazione.
   

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