(ANSA) - PALERMO, 31 OTT - L'unione porta le società
siciliane all'Expo. Al Padiglione Italia, la Sicilia presenta
quattro volti della stessa filosofia, trenta società che
mostrano un'anima ed una forza univoca. Quattro gruppi che,
durante questa esperienza, hanno tessuto legami trasversali,
unendo coralli, design, agroalimentare e territorio.
Sicilia Jewels- La Via Siciliana al Gioiello fa un
interpretazione attenta dei gusti del consumatore di oggi,
partendo e rileggendo il territorio con i suoi colori e le sue
forme per realizzare pezzi unici con materiali naturali ed
autoctoni pieni di fascino.
Dalla ceramica de Le Perle di Caltagirone, marchio ormai
storico della gioielleria siciliana, ai coralli della sabbia
lavica della designer alcamese Lidia Lucchese che, con i suoi
argenti bruniti e l'oro, rende unica l'esperienza dell'incontro
con la Sicilia, a Gli Amori Siciliani, della stilista Leonforte
Giuliana Di Franco, che invece racconta del mito, dell'amore che
si trasforma in odio e del temperamento delle donne siciliane.
Le Mude Ltd, società di consulenza strategica alle imprese,
specializzata nella creazione e gestione di Reti d'impresa, ha
portato all'Expo un gruppo di suoi clienti votati
all'internazionalizzazione, al rispetto ambientale e
all'aggregazionismo.
Sono infatti presenti imprenditori di due reti d'impresa
gestite dalla società, Vitalytas ed Etna Re e degli imprenditori
siciliani, singoli clienti ma, interessati a creare reti formali
ed informali: Sikuly, Sardella Caffè ed Edys Cioccolato. Per
quanto riguarda le Reti, Vitalytas è la prima rete creata da Le
Mude, è anche la prima rete d'Imprese siciliana
dell'agroalimentare apripista di questo tipo di aggregazione
sull'Isola. Per Vitalytas sono presenti la Volcano e la Trovato
srl. Mentre per Etna Re, rete per lo sviluppo territoriale e
turistico, sono presenti le cantine vitivinicole Al-Cantara e
Gambino, Alcantara Formaggi, Sciara Pistacchio, la Segheria
Vecchio, Il Rifugio Serra La Nave e Jts.
Il Consorzio del Corallo di Sciacca fonda la sua esistenza sulla
tutela e valorizzazione del corallo fossile di Sciacca e,
quindi, dei fondali marini. Il corallo morto viene recuperato
dai fondali e questo ne rende l'utilizzo non solo sostenibile ma
necessario al mantenimento dell'equilibrio sottomarino. Il
Consorzio comprende al suo interno cinque aziende, 20 dipendenti
oltre l'indotto. Mettersi insieme non solo permette di
proteggere effettivamente l'ambiente ma anche di far conoscere
questo patrimonio naturale, storico, artistico e culturale nel
mondo. Il Consorzio è già presente in Qatar, Giappone e Stati
Uniti.
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30 ott. 2015