MILANO - Una raccolta firme per promuovere una legge di iniziativa popolare contro le "false cooperative che tuteli le aziende serie e i loro lavoratori": è l'iniziativa promossa da Confcooperative e illustrata dal presidente, Maurizio Gardini, nel corso della prima giornata dedicata alle realtà cooperative ad Expo.

"Oggi lo strumento cooperativo è usato da falsi o cattivi imprenditori per delinquere - ha spiegato Gardini riferendosi anche alle ultime vicende di cronaca che hanno coinvolto il mondo della cooperazione romana - ci sono cooperative ad esempio che nascono e chiudono in pochi mesi, senza versare contributi e senza applicare contratti di lavoro, sottoremunerando il lavoratore". La legge di iniziativa popolare è stata depositata in Cassazione ed è partita da 15 giorni, l'obiettivo è quello di raccogliere entro ottobre "oltre le 50 mila firme necessarie, per arrivare a 100 mila. Stiamo cercando non una firma facile - ha concluso - ma una adesione consapevole perché ci sia pulizia nel mercato del lavoro, perché ci siano certezze per le aziende sane e quelle cattive vengano relegate ai confini del mercato". Confcooperative porta a Expo anche un messaggio di rinnovamento: "la cooperazione si candida a essere protagonista di una fase di cambiamento del Paese - ha spiegato Gardini concludendo la giornata di lavori a Cascina Triulza - per contribuire a creare un nuovo welfare, servizi, agricoltura sostenibile e per un credito equo e garantito a tutti".