Arriva Bono, fans in delirio

Prima a Padiglione Zero, poi incontro con Renzi

Redazione ANSA MILANO

Incontro tra il leader degli U2, Bono Vox, e il premier, Matteo Renzi, all' Expo. Accolto dal commissario unico, Giuseppe Sala, e dal ministro, Maurizio Martina., ha subito visitato il Padiglione Zero. 

"Bono, ti amo!". "I love you too": così il leader degli U2 alle decine di migliaia di fan che hanno cercato di fotografarlo, toccarlo, baciarlo nel suo trasferimento a piedi dal Padiglione Zero al Padiglione Irlanda. In alcuni casi il servizio d'ordine è stato costretto a intervenire per evitare uno "sfondamento delle transenne". Bono ha firmato alcuni autografi e stretto decine di mani. Quindi é stato accolto dal padiglione dell'Irlanda. "All I want is you" è una delle scritte che i fans hanno sistemato lungo il percorso che il cantante farà ad Expo.

"E' sbagliato usare la parola 'migranti'. La parola giusta è 'rifugiati'": questo l'invito di Bono Vox a Expo di fronte alla crisi in corso nel mondo. !Queste persone - ha detto - non lasciano le loro case perché vogliono vivere in Italia o in Irlanda. Lasciano i loro Paesi perché non hanno casa. Dunque è sbagliato usare la parola migranti. La parola giusta è 'rifugiati'. Vi sono leader nel mondo, come Angela Merkel e Matteo Renzi, che stanno facendo enormi sforzi in questo senso".

Sapendo che oggi era atteso all'esposizione universale i suoi supporter si sono precipitati al sito, ma c'è anche chi è rimasto piacevolmente sorpreso nel vederlo. E' capitato a diverse persone che dopo le 17 hanno cercato di entrare nel Padiglione Zero, il padiglione che introduce al tema di Expo 'Nutrire il pianeta - energie per la vita' e da cui il cantante, reduce dai due concerti di Torino, ha iniziato la sua visita. "Questa è la prima cosa si vede arrivando ad Expo e l'ultima?"ha chiesto il cantante a Giuseppe Sala, che gli ha fatto da guida. Il commissario unico gli ha spiegato che non c'è un'ultima tappa ma i visitatori decidono quali padiglioni preferiscono vedere e in che ordine. Bono non è l'unico vip ad avere iniziato la sua visita all'Esposizione. Lo stesso aveva fatto anche Angela Merkel. All'uscita del Padiglione i fan hanno continuato ad urlargli "we love you" (in almeno un caso mettendo anche in pericolo le transenne) e lui ha risposto con autografi, sorrisi, e saluti 'hi daring. How are you doing?".

L'incontro tra il cantante e Renzi si è svolto al padiglione Irlanda. Il presidente del consiglio si è fermato a parlare con Bono e il ministro Martina, gli ha presentato anche il suo omologo Simon Coveney. E' stato lui, insieme a Martina, a rendere possibile l'evento "It begins with me" contro la fame nel mondo. Renzi è rimasto a lungo a parlare con il cantante degli U2. Poi Bono si è avviato verso il l'Expo Centre, luogo dell'evento vero e proprio, e nel tragitto si è "perso" il premier, rimasto arretrato nel gruppo. Bono si è fermato per aspettarlo.

La presenza di Bono a Expo per l'evento "It begins with me", organizzato da Italia e Irlanda a sostegno del World Food Programme, "onora l'Italia". Lo ha dichiarato il ministro delle Politiche Agricole, Maurizio Martina, che insieme al premier, Matteo Renzi, prenderà parte all'evento con il collega irlandese Simon Coveney e la direttrice del WFP, Ertharin Cousin. "L'appuntamento di domani - ha detto Martina - rappresenta un'occasione davvero preziosa per rilanciare l'impegno per la lotta alla povertà alimentare. Vogliamo essere la generazione 'fame zero' e per questo anche con la Carta di Milano chiamiamo cittadini, imprese, associazioni e istituzioni a un impegno comune. La presenza di Bono a Expo ci onora e siamo certi potrà dare forza al messaggio che Expo sta lanciando".

"Con l'Irlanda - ha proseguito Martina - abbiamo scelto di supportare il WFP proprio perché ha un ruolo cruciale in questa battaglia. Ancora più fondamentale se pensiamo alle emergenze umanitarie di cui stiamo vedendo gli effetti drammatici in questi giorni". "Il WFP assiste 80 milioni di persone malnutrite in 75 Paesi - ha dichiarato il ministro irlandese Simon Coveney - svolgendo un ruolo importante nella campagna globale delle Nazioni Unite per l'obiettivo 'Fame zero'. Anche se è la più grande organizzazione umanitaria del mondo, il WFP è interamente dipendente dalle donazioni volontarie. Per questo fa costante appello ai donatori per avere finanziamenti più regolarmente e in maniera più affidabile. Vogliamo usare questo evento pubblico in Expo per sottolineare l'importanza di un continuo sostegno al WFP e ad incoraggiare i governi di tutto il mondo a prendere provvedimenti concreti, dando al Programma le risorse stabili necessarie".

Bono, la settimana che ha cambiato l'Europa Intervista esclusiva leader U2 a La Stampa in edicola oggi -  "Questa settimana è successo qualcosa di incredibile, l'Europa non è più quella di sette giorni fa e Angela Merkel è diventata simbolo morale per l'Europa. Alcune settimane fa si diceva fosse troppo dura con la Grecia, ora ha completamente ribaltato la propria immagine, nel senso dell'accoglienza". Ad affermarlo è Bono Vox, leader degli U2, in un'intervista esclusiva alla Stampa in edicola domani mattina. Il musicista ha sottolineato come " I tedeschi si siano dimostrati molto più avanzati e aperti dei loro concittadini europei. Le immagini che abbiamo visto, con i bambini che portavano i loro orsacchiotti ai piccoli siriani, i genitori che regalavano cibo e vestiti, resteranno nella storia d'Europa. Questi sono momenti che non verranno dimenticati. Potremmo davvero essere a un punto di svolta per quel che l'Europa vuole essere nel Ventunesimo secolo". Secondo Bono "L'Europa è un pensiero che deve diventare un sentimento. È un concetto freddo, qualcosa che impariamo a scuola, sentiamo nei telegiornali, ma dentro non ci sono cuore e sangue. Questa è la nostra opportunità di mostrare al mondo e a noi stessi quel che l'Europa deve essere". Il musicista irlandese definisce il Papa Francesco come un poeta: "Lo è con le parole e con i simboli. Sono felice di poter provare a lavorare con lui come facemmo nella campagna sulla cancellazione del debito con Giovanni Paolo II che mostrò una leadership incredibile. Questo Giubileo sarà di nuovo un fenomeno mondiale. È il Giubileo della Misericordia, che può essere un concetto astratto, ma la misericordia articolata in azioni di cambiamento, delle persone e della politica può fare la differenza". Bono ha inoltre avuto parole positive anche per il premier Matteo Renzi, che pure ha precisato di non conoscere a fondo: "Va dato credito al primo ministro Renzi di aver parlato per primo della necessità di affrontare in ambito europeo il problema dei migranti e dei rifugiati, ma è stato sovrastato da chi lo ha giudicato ridicolo. Ma non lo era, era l'unica risposta sensata, corretta".

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