(ANSA) - MILANO, 2 MAG - Superare il paradigma dell'economia
lineare estrattiva in favore di quella circolare rigenerativa,
per guidare la gestione dell'ambiente e dell'agricoltura ma
anche tutte le scelte economiche e sociali. È questo il cuore
della proposta contenuta nel manifesto 'Terra Viva', presentato
oggi a Cascina Triulza - sede del Padiglione della Società
Civile a Expo 2015 - da Navdanya International, Banca Etica e
Fondazione Triulza. "Al suolo urbanizzato entro il 2030 si
aggiungerà una città estesa come tutto il Sudafrica - denuncia
il documento - . La terra fertile è stata erosa a una velocità
tra le 10 e le 40 volte superiore alla sua capacità di
rigenerazione: il 40% delle guerre degli ultimi 60 anni è stato
causato da clima, suolo, risorse, la guerra siriana e il
terrorismo di Boko Haram sono figli anche dei mutamenti
climatici". Per questo, afferma il manifesto, occorre percorrere
una nuova strada "basata sulla cittadinanza globale e sulla
condivisione delle risorse, che punti a un'economia circolare
fondata sulla rigenerazione delle risorse". Determinante per
questa nuova visione è l'agricoltura. "La nuova agricoltura -
sostiene il documento - restituisce fertilità al terreno
attraverso metodi biologici. Assicura prezzi giusti agli
agricoltori in modo che possano restare sulle loro terre per
continuare a produrre cibo per i cittadini e le comunità.
Sostituisce il processo lineare di sfruttamento del suolo e
delle risorse con un processo circolare di restituzione".
Alla presentazione hanno preso parte, tra gli altri, Vandana
Shiva, presidente di Navdanya International,Don Luigi Ciotti,
Presidente di Libera,Maurizio Martina, Ministro delle Politiche
Agricole, Alimentari e Forestali con delega a Expo. "Dobbiamo
ripartire - ha detto Don Ciotti - dalla cura del nostro pianeta,
perché non può esistere un'etica della convivenza senza un'etica
della terra". (ANSA).
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30 ott. 2015