Leonardo mai visto nella Milano dell'Expo

Dal 15/4 la più grande rassegna mai realizzata su genio vinciano

Redazione ANSA

(di Nicoletta Castagni) (ANSA) - ROMA, 4 APR - Dall''Uomo Vitruviano' alla 'Madonna Dreyfus', dalla 'Belle ferronnière' al 'San Gerolamo', gli splendidi capolavori di Leonardo da Vinci, soprattutto disegni, saranno allestiti dal 15 aprile al 19 luglio negli spazi di Palazzo Reale di Milano per la più grande mostra mai realizzata in Italia sul genio rinascimentale. Un omaggio, in concomitanza con l'Expo 2015, al grande maestro toscano, che tra il 1482 e il 1499 dimorò proprio alla corte di Ludovico il Moro, lasciando opere capitali per l'arte di tutti i tempi, la cui produzione sarà messa in dialogo con quella dei suoi più illustri contemporanei, tra i quali spiccano i nomi di Sandro Botticelli, Donato Bramante, Antonello da Messina, Filippo Lippi, Ghirlandaio, Paolo Uccello, Van Eyck e Verrocchio. Un totale dunque di oltre 200 opere (di cui oltre cento del genio vinciano) per questo 'Leonardo 1452-1519', l'evento espositivo più atteso dell'anno, curato da Pietro Marani e Maria Teresa Fiorio, che sono riusciti a ottenere prestiti impossibili dalle maggiori collezioni internazionali. Ovviamente niente da fare per 'La Vergine delle Rocce' o addirittura per la 'Monna Lisa', ancora oggi attrazioni assolute del Louvre e inamovibili (però sulla Gioconda e il suo mito è incentrata un'intera sezione della mostra milanese con le rivisitazioni moderne e contemporanee di Marcel Duchamp e Andy Warhol). Ma in occasione dell'Esposizione Universale, il museo parigino non ha esitato a concedere opere straordinarie quali la 'Belle ferronière', l''Annunciazione' e 'San Giovanni Battista'. Allo stesso modo, i Vaticani saranno presenti con il 'San Girolamo', così come la National Gallery di Washington ha acconsentito di far attraversare l'oceano alla 'Madonna Dreyfus'. Della Pinacoteca Ambrosiana ci sarà il 'Ritratto di Musico' e dalla Galleria Nazionale di Parma arriverà la 'Scapigliata'. Mentre dalle preziosissime raccolte della Regina Elisabetta II proverranno fogli straordinari (una trentina). La mostra di Palazzo Reale, infatti, intende fornire una visione dell'insuperato maestro della Rinascenza attraversando trasversalmente la sua intera produzione, ma al tempo stesso tenendosi lontano dalla mitografica, dalla retorica di rito (anche se l'inaugurazione il 15 aprile coincide con il genetliaco di Leonardo). Tra i temi centrali dell'esposizione ci saranno il disegno, fondamentale nell'opera leonardesca, e il continuo paragone tra le arti (disegno, pittura, scultura), nonché il confronto con l'antico alle prese con i moti dell'animo. Su questo tema, l'approfondimento sarà offerto da un'opera precisa, il San Gerolamo della Pinacoteca Vaticana, che esprime magistralmente le eccellenti conoscenze prospettico-spaziali di Leonardo, tanto che il dipinto anticipa l'uomo di Vitruvio, e che può essere assunto come icona della rassegna. Non mancheranno quindi i progetti utopistici, i grandi sogni dell'uomo, come volare o camminare sull'acqua o l'automazione meccanica. Insomma, l'intrecciarsi continuo di scienze e arti, che sottende la sua opera straordinaria. Suddiviso in 12 sezioni, il percorso espositivo si sofferma sugli anni della formazione fiorentina e sui due soggiorni milanesi, fino alla permanenza in Francia, analizzando il suo continuo operare nel segno dell'interdisciplinarità, soprattutto attraverso l'approccio analogico allo studio dei fenomeni e alla loro rappresentazione, la cui sintesi si può ammirare nei dipinti più tardi. Di particolare interesse, la contestualizzazione tra i capolavori pittorici più celebrati e significativi di Leonardo, i disegni e i manoscritti, con le opere dei suoi predecessori, pittori, scultori, tecnici, teorici al fine di consentire una visione della sua influenza quale pittore e teorico dell'arte in età moderna. Non poteva dunque mancare un approfondimento su come, nei secoli, si è costruito il mito di Leonardo, soprattutto intorno alla Gioconda, diventata una vera e propria ossessione per molti dei protagonisti dell'arte del '900. (ANSA).

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