(ANSA) - NEW YORK, 17 GIU - Il mondo rischia di rimanere a
secco di acqua. A lanciare l'allarme, sulla base di uno studio
decennale, sono gli scienziati della Nasa, secondo i quali il
livello di oltre la metà delle maggiori falde acquifere mondiali
sta scendendo in modo progressivo. Le immagini satellitari
mostrano infatti che 20 delle 37 falde acquifere più grandi del
mondo - dall'India alla Cina, dagli Stati Uniti alla Francia -
hanno oltrepassato il punto critico di sostenibilità, il che
vuol dire che vi è stata prelevata più acqua di quanta ne hanno
prodotta. Di queste, ben 13 hanno raggiunto un livello di
guardia tale da essere indicate nella categoria più
preoccupante.
Secondo gli scienziati si tratta di un problema che può solo
peggiorare, vista la dipendenza sempre maggiore dalle falde
acquifere dovuta all'aumento della popolazione mondiale,
all'agricoltura e all'attività mineraria. "La situazione è
alquanto critica", ha detto Jay Famiglietti, scienziato al
NASA's Jet Propulsion Laboratory in California, citato dal
Washington Post.
Le falde acquifere forniscono il 35% di acqua usato dagli
esseri umani a livello mondiale e la domanda sale in caso di
siccità. La California, ad esempio, sta attingendo alle falde
acquifere per il 60% del suo consumo di acqua perché fiumi e
riserve sono ormai a secco a causa della mancanza prolungata di
pioggia e entro la fine dell'anno, secondo le previsioni, dovrà
far ricorso quasi totalmente alle falde per rifornirsi di acqua.
Occorrono migliaia di anni per far sì che le falde acquifere si
riempiano. Attualmente, affermano gli esperti, quella più sotto
pressione si trova nella penisola araba, ed è usata da 60
milioni di persone. Altre importanti falde sfruttate in maniera
intensiva sono in India, Pakistan, Libia e Niger.
RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright ANSA