Libri/'Contro natura', falsi miti su Ogm

Un saggio-inchiesta sulla disinformazione alimentare

Redazione ANSA ROMA
(ANSA) - ROMA, 15 GIU - Sapevate che da anni mangiamo (in perfetta sicurezza) pasta prodotta da grano bombardato da radiazioni? E che le carote in origine non erano affatto arancioni, ma viola? Siete sicuri che il riso Carnaroli che avete cucinato a cena sia davvero Carnaroli? Non serve l'Expo per rendere gli italiani consumatori attenti in fatto di cibo.

Peccato che non sempre siamo informati correttamente. Complici le leggi sovrane del marketing, su quello che finisce nelle nostre tavole circolano una quantità di bufale e falsi miti che ora un saggio-inchiesta tenta di smontare.

Scritto da Dario Bressanini, docente universitario di chimica e divulgatore scientifico, e da Beatrice Mautino, biotecnologa e giornalista, 'Contro natura', edito da Rizzoli, si concentra sul tema controverso degli Ogm, oggetto di un dibattito che li esalta o li demonizza, spesso senza spiegare perché. Con precisione scientifica, linguaggio accessibile e taglio giornalistico, i due autori ci raccontano i risultati di un lungo lavoro d'indagine. Partendo da una considerazione ovvia, ma fondamentale: da quando è nata l'agricoltura, l'uomo "migliora geneticamente" le varietà di piante che coltiva. L'ha fatto prima selezionando quelle che, spuntate per caso, si dimostravano più nutrienti o resistenti, e poi sfruttando in maniera sempre più sofisticata le conoscenze della genetica. Al punto che nessuna delle specie coltivate oggi, se riportata nell'ambiente selvatico, sopravvivrebbe una stagione.

Ma allora, si chiedono gli autori, "una pianta che non sopravvive da sola in natura è contro natura?". La scienza dimostra che gli Ogm non sono rischiosi dal punto di vista alimentare e ambientale. Anzi, certe varietà di mele, dopo una "terapia genica" risultano ben più sane delle "cugine" bio, per le quali servono comunque decine di trattamenti antiparassitari.

E l'olio di girasole mutante, ottimo per le fritture, è pure migliore sotto il profilo nutrizionale. Con buona pace dei seguaci (esistono davvero) della dieta del Paleolitico. (ANSA).

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