(ANSA) - MILANO, 17 APR - "La cosa più importante nella
comunicazione è ascoltare ciò che non viene detto", diceva
l'economista Peter Drucker, padre dei guru del marketing.
Proprio alla comunicazione, nello specifico dei prodotti tipici
agroalimentari che sono un fiore all'occhiello dell'Italia, è
dedicato il libro "Il valore del cibo", edito da Agra e curato
da Valentina Canali, che raccoglie i contributi di molteplici
esperti del settore.
Attraverso diversi registri narrativi, che spaziano
dall'antropologia ai food blog, dal marketing alle nuove
tendenze di consumo, il volume punta a rendere più consapevoli i
consumatori, ma anche e soprattutto i produttori, delle nuove
valenze etiche, ecosostenibili, salutistiche, pratiche delle
tipicità made in Italy, dal cappero di Pantelleria al caffè.
"L'efficacia di una campagna pubblicitaria, di un messaggio
promozionale o di uno spot non sta più, o comunque non solo,
nell'investimento economico, ma risiede nella capacità di
intercettare e comprendere i bisogni e i pensieri dei
consumatori, ancora prima che vengano espressi", spiegano gli
autori. Se è vero che il marketing funziona meglio quando non
tenta di vendere a tutti i costi, allora diventa fondamentale
capire di cosa si può parlare con i propri potenziali clienti
per guadagnare stima, fiducia e credibilità.
Molti gli argomenti trattati nel libro. Si va dalla personalità
del prodotto agroalimentare (Antonio Paolini) alla narrazione
dei prodotti tradizionali tipici e dei loro territori (Luigi
Odello e Mauro Carbone), dalla filiera corta (Alessandra Moneti)
al ritorno alla terra ma via 'rete' (Sonia Piscitelli), dal
potere del cibo (June Di Schino) fino alle nuove frontiere del
'fai da te' (Carlo Hausmann).(ANSA)
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