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Rifiuti, c'è accordo provvisorio Ue su nuove norme

Novità in arrivo su differenziata e discariche

Redazione ANSA BRUXELLES

Le istituzioni Ue hanno raggiunto nella notte fra domenica e lunedì un accordo provvisorio su nuove norme e obiettivi vincolanti per la riduzione dei rifiuti. Gli ambasciatori Ue esamineranno il testo il 20 dicembre, ma l'ok finale arriverà dal Consiglio a guida bulgara e dalla plenaria dell'Europarlamento nel 2018. Il compromesso sul 'pacchetto rifiuti' fissa target vincolanti a livello Ue da soddisfare entro il 2025, il 2030 e il 2035. I target riguardano la quota di raccolta differenziata su rifiuti urbani e da imballaggio e un obiettivo per i rifiuti urbani collocati in discarica entro il 2035. L'accordo prevede anche una metodologia comune per calcolare i progressi compiuti, requisiti più severi per la raccolta differenziata, requisiti minimi per la responsabilità estesa del produttore. Si tratta di un regime che prevede un contribuito dei produttori alla raccolta di beni usati, lo smistamento e il loro trattamento per il riciclaggio.

Entro il 2035 i rifiuti urbani conferiti in discarica non dovranno superare il 10% del totale, il riciclo dovrà arrivare al 65% grazie a tre target progressivi (2025, 2030 e 2035), con traguardi più ambiziosi sugli imballaggi - 70% complessivo al 2030 - da raggiungere dopo una tappa intermedia nel 2025 con quote diverse secondo i materiali. Sono alcune delle misure Ue su cui Consiglio, Commissione ed Europarlamento hanno raggiunto un accordo nella notte fra domenica e lunedì. L'ok formale dovrebbe arrivare nel 2018. Gli stati in ritardo sulle varie tappe potranno contare su una flessibilità di 5 anni. Per quanto riguarda gli imballaggi, quelli in plastica dovranno essere riciclabili al 55% entro il 2030. Dal 2025 la responsabilità estesa del produttore, le misure per responsabilizzare i produttori sulla raccolta, lo smistamento e il trattamento per il riciclaggio di beni usati, sarà obbligatoria per tutti gli imballaggi. "Dopo 18 mesi di negoziato questo accordo è uno dei nostri principali risultati - commenta la portavoce della presidenza estone Annikky Lamp - e ci auguriamo sinceramente che gli Stati membri prestino il loro appoggio al pacchetto a gennaio, sotto la guida della presidenza bulgara".

"Dopo 18 mesi di negoziato intenso abbiamo misure capaci di accompagnare la transizione all'economia circolare, attese da cittadini e Ong, e necessarie per mobilitare investimenti e aumentare la sostenibilità ambientale della nostra economia". E' questo il commento all'ANSA di Simona Bonafè (Pd/S&D), relatrice per l'Europarlamento del pacchetto che introduce modifiche a quattro direttive Ue sui rifiuti, sul quale è stato raggiunto un accordo nella notte. "Per la prima volta - prosegue Bonafè - abbiamo misure di riduzione dei rifiuti alimentari e gli obblighi di raccolta differenziata per gli Stati membri saranno ampliati e finalmente estesi a rifiuti organici, tessili e pericolosi, come per esempio le vernici. Nonostante fortissime resistenze, soprattutto di alcuni Paesi - conclude Bonafè - siamo riusciti a mantenere l'ambizione delle proposte della Commissione europea rafforzandola sulla gerarchia dei rifiuti e con misure di prevenzione dei rifiuti marini".

Nelle economie moderne "non ha senso inviare rifiuti in discarica". Così il commissario Ue all'ambiente Karmenu Vella commenta l'accordo raggiunto alle 5 di lunedì mattina dalle istituzioni Ue su nuove regole su raccolta differenziata, riciclo e smaltimento dei rifiuti. Il compromesso, che deve ancora ricevere l'ok formale da Consiglio e Parlamento, prevede un obiettivo di riduzione al 10% entro il 2035 dei rifiuti urbani da conferire in discarica. La "legislazione europea sui rifiuti guiderà gli sforzi degli Stati membri per ridurre la quantità di rifiuti che generiamo, per ridurre i materiali interrati e bruciati e per aumentare il riutilizzo e il riciclo". Le regole, ricorda Vella, "rafforzeranno la 'gerarchia dei rifiuti' in Europa collocando la prevenzione, il riutilizzo e il riciclo chiaramente al di sopra del collocamento in discarica e dell'incenerimento".

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