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Il premio Women peacebuilder alla somala Amina Abdulkadir

Per suo contributo in risoluzione conflitti legati all'acqua

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MILANO - E' Amina Abdulkadir la vincitrice della prima edizione del 'Women peacebuilder for water award', il premio che valorizza l'azione delle donne nella risoluzione dei conflitti legati all'acqua, istituito in occasione del primo Forum internazionale, 'Regole dell'acqua, regole per la vita'. Il premio è promosso dalla Fondazione Milano per Expo 2015.

Amina Abdulkadir, 27 anni, viene dalla Somalia ed è stata premiata per il suo sforzo di promozione della pace e per il lavoro di educazione delle donne a diventare elementi di dialogo per risolvere i conflitti tra le comunità locali, che scoppiano proprio per la gestione delle risorse idriche, per il loro uso e consumo. A premiarla è stata Diana Bracco, presidente della Fondazione Milano per Expo. "Le donne - ha detto - svolgono un ruolo importante per una giusta distribuzione delle risorse, del cibo e dell'acqua, uno dei maggiori contributi alla pace tra i popoli. Un ruolo troppo spesso dimenticato. Questo premio, invece, vuole riconoscerlo pienamente".

"Il 45% della popolazione in Somalia non ha accesso all'acqua potabile - ha commentato Amina Abdulkadir - e la maggior parte di questi cittadini vive in zone rurali. Inoltre ci sono conflitti tra clan sulla gestione delle risorse. Le donne somale hanno un ruolo importante in quanto costruttrici di pace: infatti proprio loro hanno risolto alcuni di questi conflitti e ne hanno evitati altri, la loro influenza è importante e dimostra che le donne possono essere agenti di pace e non solo vittime delle guerre".

Per il loro impegno sono state premiate anche Mara Tignino, coordinatrice della piattaforma per le regole internazionali riguardanti l'acqua del Ginevra Water Hub e ricercatrice dell'Università di Ginevra ed Erika Weinthal docente della Nicholas School of the environment della Duke University Usa.

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