Un sistema di realtà produttive che contribuiscono a rendere l'Italia una "super potenza" nel campo dell'economia circolare. Così il presidente della Fondazione Symbola, Ermete Realacci, ha descritto l'industria del riciclo dei pneumatici fuori uso in Italia, gestita da Ecopneus, nel corso della presentazione a Milano del rapporto che la stessa fondazione ha realizzato, dal titolo 'Effetto Ecopneus'.
"L'Italia, con il 76,9%, è infatti il Paese europeo con la più alta percentuale di riciclo sulla totalità dei rifiuti - ha detto Realacci -. Con il 18,5% di utilizzo di materia seconda sui consumi totali di materia, l'Italia è leader tra i grandi Paesi europei per tasso di circolarità dell'economia. Una sostituzione di materia che comporta un risparmio pari a 21 milioni di tonnellate equivalenti di petrolio e a 58 milioni di tonnellate di Co2. E una parte di questi risultati è legata all'azione dei consorzi, tra cui appunto Ecopneus". Secondo il rapporto di Symbola nel corso del tempo nel sistema Ecopneus si è registrata una crescita costante dell'incidenza del recupero di materia (indice di circolarità), testimoniata da una quota passata dal 37% al 56%, dal 2011 al 2016. Questo rapporto si è mantenuto sempre al di sopra del 50% anche per il 2017. L'attività di Ecopneus ha comportato benefici ambientali quantificati in un risparmio di circa 355 mila tonnellate di materie prime. Con la gomma riciclata dei pneumatici fuori uso si possono realizzare diversi prodotti e applicazioni, come asfalti modificati, pannelli per insonorizzare edifici, elementi di arredo urbano, pavimentazioni sportive. Le imprese della filiera chiedono adesso una maggiore chiarezza "sulla normativa per il recupero del granulo", ha detto Antonio Marotta, direttore generale Geos Environment, azienda della provincia di Caserta, che ha portato la sua testimonianza.
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Ecopneus