Oltre 5mila stazioni di servizio a marchio Ip, 1.300 dipendenti, primo operatore privato del settore, 3,9 milioni di tonnellate di capacità di raffinazione autorizzata all'anno, 5,5 milioni di tonnellate di greggio stoccato e 500 km di oleodotti. Sono i numeri del Gruppo Api che ha investito 25 milioni di euro per produrre delle navi bunker evitando di entrare con le autobotti dentro la città. "Siamo il 45% del business del porto di Ancona - ha sottolinea l'amministratore delegato Giancarlo Cogliati a margine dell'inaugurazione della prima scuola di formazione a del Gruppo a Falconara - e siamo tra le aziende posizionate bene anche dal punto di vista ambientale. Le migliori nel panorama italiano e anche tra le migliori all'estero". Il Gruppo Api è attivo dal 1933 nel settore dei carburanti e della mobilità. Dà lavoro a 2mila persone fra diretti, indiretti e indotto. E' stata la prima raffineria italiana a ricevere l'Aia. All'interno dell'impianto di Falconara è situata una sala controllo, il cervello della raffineria, un bunker di cemento armato, tra i più grandi per impianti di pari dimensioni, che è progettato per resistere anche in caso di un'eventuale esplosione perché è da lì che si può continuare a governare la raffineria se vi fosse un incidente. Nello stabilimento ci sono anche una palestra e una base dei vigili del fuoco per interventi tempestivi. La CO2 prodotta dall'impianto (anidride carbonica) non viene dispera ma venduta all'industria alimentare che la utilizza per bevande gassate.
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Gruppo Api