Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Fao, con la difesa delle foreste -3,6 miliardi di tonnellate di CO2 l'anno

"Liberarne il potenziale per rispondere alle crisi, da quella climatica e guerra al Covid"

Redazione ANSA ROMA

Fermare la deforestazione, ripristinare i terreni degradati e utilizzare le foreste in modo sostenibile sono i tre modi per liberarne il potenziale e riprenderci dall'impatto di crisi come il Covid, i conflitti, la crisi climatica e la perdita di biodiversità, secondo il rapporto 2022 della Fao sullo stato delle foreste nel mondo.

L'arresto della deforestazione e il mantenimento delle foreste da soli potrebbero evitare di emettere 3,6 miliardi di tonnellate di anidride carbonica equivalente all'anno tra il 2020 e il 2050, circa il 14% di quanto è necessario fino al 2030 per mantenere il riscaldamento globale al di sotto di 1,5 °C.

"Il perseguimento equilibrato e simultaneo di questi percorsi può aiutare ad affrontare le crisi che si trovano davanti le persone e il pianeta, generando al tempo stesso benefici economici sostenibili, specialmente per le comunità rurali", scrive il direttore generale della Fao Qu Dongyu nella prefazione al rappor, che è stato presentato al World Forestry Congress a Seoul.

Oltre allo stop alla deforestazione, la seconda strada indicata è il ripristino di 1,5 miliardi di ettari di terreni degradati e l'aumento della copertura arborea che potrebbe aumentare la produttività agricola di un altro miliardo di ettari. Tra il 2020 e il 2050, il ripristino di terreni degradati attraverso l'imboschimento e il rimboschimento potrebbe portare fuori dall'atmosfera fino a 1,5 miliardi di tonnellate equivalenti di CO2 e all'anno, in modo simile a 325 milioni di autovetture a benzina fuori strada ogni anno.

Il terzo e ultimo percorso è l'utilizzo sostenibile delle foreste e la costruzione di catene del valore ecologiche che aiuterebbe a soddisfare la futura domanda di materiali - con un consumo globale di tutte le risorse naturali che dovrebbe più che raddoppiare da 92 miliardi di tonnellate nel 2017 a 190 miliardi di tonnellate nel 2060 - e sosterrebbe economie sostenibili con maggiori opportunità di lavoro e mezzi di sussistenza più sicuri. 

I finanziamenti per le foreste devono almeno triplicare, fino a più di 200 miliardi di dollari all'anno per la sola creazione e gestione, entro il 2030 per raggiungere gli obiettivi di neutralità in materia di clima, biodiversità e degrado del suolo, secondo la Fao.

"I piccoli proprietari, le comunità locali e le popolazioni indigene possiedono o gestiscono quasi la metà - 4,35 miliardi di ettari - dei paesaggi forestali e agricoli del mondo e saranno fondamentali", si legge nel rapporto sullo Stato delle foreste. Secondo una stima, i piccoli proprietari di tali terreni generano un reddito annuo lordo fino a 1.290 miliardi di dollari. Esistono già più di 8,5 milioni di organizzazioni di produttori per aiutare gli attori locali a partecipare e sostenere una ripresa verde.

RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright ANSA