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Sulle Alpi falò di protesta contro orso e lupo

Questa sera una sessantina di roghi, anche in Alto Adige

Redazione ANSA BOLZANO

Venerdì sera (15 settembre) gli allevatori lungo l'arco alpino hanno messo in scena una protesta transfrontaliera contro il ritorno dell'orso e del lupo. Dalla Francia alla Germania, dalla Svizzera all'Italia sono stati accesi sulle montagne una sessantina di "roghi di protesta", in Alto Adige per esempio sulla collina di Sant'Ippolito a Tesimo, che sovrasta la val d'Adige tra Merano e Bolzano.

L'associazione degli agricoltori altoatesini, Bauernbund, sostiene l'iniziativa. "A causa del lupo sempre più allevatori rinunceranno all'alpeggio, che comporterebbe l'abbandono delle malga. Questo non sarebbe nell'interesse degli altoatesini e dei turisti", afferma Oswald Schwarz, rappresentante dei contadini di montagna al Dolomiten. Il tema è di grande attualità anche in Austria. "Chi vuole convivere con l'orso e il lupo può andare in Alaska, Canada oppure Russia. Da noi c'è troppo poco spazio per questi predatori", dice il capo dei cacciatori tirolesi, Anton Larcher, alla Tiroler Tageszeitung.

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