La procura federale dello stato brasiliano di Amazonas ha aperto un'indagine sul presunto massacro di una decina di indios "incontattati" (cioè che vivono isolati in condizioni primitive) da parte di cercatori d'oro.
L'inchiesta è stata aperta su denuncia dell'agenzia brasiliana per gli affari indigeni, il Funai, riferisce il New York Times.
L'agenzia ha avuto notizia che alcuni cercatori d'oro si sarebbero vantati in un bar di aver ucciso una decina di indios nella valle del Javari, la seconda riserva indigena del paese, nel remoto ovest al confine con la Colombia. Il fatto sarebbe avvenuto il mese scorso. Gli indios stavano raccogliendo uova lungo un fiume, quando si sono imbattuti nei cercatori.
"O li ammazzavamo noi o ci ammazzavano loro", avrebbero raccontato nel bar, mostrando una pagaia che sarebbe appartenuta alle vittime. I cercatori avrebbero anche riferito di aver fatto a pezzi i cadaveri degli indios e di averli buttati nel fiume.
Ricevuta la segnalazione, il Funai ha indagato nella città dove si trova il bar, quindi ha sporto denuncia alla polizia.
"Ci sono un sacco di testimonianze, ma devono essere provate", ha detto la coordinatrice dell'agenzia per le tribù incontattate, Leila Silvia Burger Sotto-Maior.
Per la procura, si tratta della seconda denuncia di omicidio nei confronti di indigeni arrivata quest'anno nello stato. Le indagini sono molto difficili perché si hanno poche informazioni sulle tribù ed è problematico anche trovarle.
Il governo brasiliano del presidente Michel Temer ha tagliato recentemente i fondi per il Funai, costringendolo a chiudere diverse sedi che cercavano di contrastare le invasioni dei territori indigeni da parte di boscaioli e minatori.