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Calo 70% uccelli acquatici grande bacino fluviale Australia

Fiume in sofferenza mette intero ecosistema in declino

Redazione ANSA SYDNEY
(ANSA) - SYDNEY, 5 MAG - Una nuova ricerca sulle zone umide dell'Australia rivela un drammatico declino negli ultimi tre decenni degli uccelli acquatici nel bacino dei fiumi congiunti Murray e Darling, il maggior sistema fluviale del continente che bagna quattro stati del paese: dal Queensland nel nordest attraverso il New South Wales, il Victoria e infine il South Australia, dove il fiume è più in sofferenza. La ricerca del Centre for Ecosystem Science dell'University of New South Wales, che conduce annualmente ricognizioni di circa 2000 zone umide del continente, rivela un calo del 70% nei numeri di uccelli migratori acquatici.

"Abbiamo rilevato una forte differenza paragonando il bacino del Murray Darling, che ha 240 dighe e raccoglie 30 mila gigalitri d'acqua, con il lago Eyre nell'interno del South Australia, che ha solo una diga", scrive il responsabile della ricerca Richard Kingsford sulla rivista Global Change Biology.

Fra il 1983 e il 2014 non sono stati rilevati cambiamenti significativi nel lago Eyre, che quando è pieno grazie alle piogge che dal nord alimentano i suoi affluenti è il lago più esteso dell'Australia, mentre nel bacino del Murray Darling vi è stata un allarmante riduzione in decine di specie di uccelli acquatici.

"Gli uccelli sono morti o non si sono riprodotti come nel passato", scrive Kingsford. "Abbiamo esaminato le popolazioni di uccelli che si cibano di pesci, di quelli che mangiano invertebrati o la vegetazione, e tutti i gruppi sono in declino.

Questo ci dice che l'intero ecosistema è in declino", aggiunge.

Non sono però solo cattive notizie: la ricerca mostra che gli uccelli possono tornare. "Secondo i modelli in cui l'acqua tornerebbe nel bacino grazie a flussi ambientali e all'imposizione di limiti all'irrigazione, sarebbe possibile tornare in buona parte alle popolazioni originali", spiega lo studioso. (ANSA)
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