La Fao scende in campo per fermare il punteruolo rosso, un piccolo insetto che distrugge gli alberi di palma e che si sta espandendo rapidamente, minacciando la produzione di datteri e cocco. L'Organizzazione Onu per l'alimentazione e l'agricoltura ha infatti aperto le porte a scienziati, esperti di infestazioni, ministeri dell'agricoltura e rappresentanti dei coltivatori per una riunione di tre giorni, al via oggi, volta a definire un piano d'azione internazionale per porre fine all'avanzamento del parassita, che attacca anche le palme ornamentali presenti in diverse città europee.
Negli ultimi trent'anni il punteruolo rosso si è diffuso rapidamente attraverso il Medio Oriente e il Nord Africa, colpendo quasi ogni singolo Paese nella regione. Al momento è presente in oltre 60 nazioni tra cui Francia, Italia e Spagna.
In questi tre Paesi, ricorda la Fao, il parassita al 2013 aveva causato danni per 90 milioni di euro tra gestione dell'infestazione, taglio e sostituzione delle piante, una cifra che si stima possa arrivare a 200 milioni nel 2023.
Obiettivo della riunione è analizzare le soluzioni a disposizione per fermare l'insetto, dai bio-pesticidi ai microfoni ultra-sensibili per sentire le larve all'interno della pianta, dai droni ai cani da fiuto.
Il programma, evidenzia la Fao, prevede che venerdì i rappresentanti dei governi discutano e adottino una strategia multi-disciplinare e multi-regionale che includa l'implementazione effettiva di standard fitosanitari transfrontalieri.