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Smog: a Milano metà corse taxi è condivisibile

Studio Cnr-Mit sul ride-sharing, a Roma solo 1 su 10

Redazione ANSA ROMA
(ANSA) - ROMA, 7 MAR - A Milano la metà delle corse dei taxi potrebbe essere condivisa tra più passeggeri, riducendo la spesa, il traffico e le emissioni inquinanti. A dirlo è un team di ricercatori dell'Istituto di informatica e telematica del Cnr (Iit), del Massachusetts Institute of Technology (Mit), della Cornell University e della società di trasporto Uber.

Per la ricerca, pubblicata sulla rivista Scientific Reports, gli studiosi hanno utilizzato una quantità senza precedenti di dati sulla mobilità, arrivando a predire le potenzialità del ride-sharing, cioè della condivisione di corse in auto, in 30 città del mondo. Attraverso l'analisi di oltre 200 milioni di viaggi di taxi effettuati a New York, Singapore, San Francisco e Vienna, il team afferma di aver scoperto "la legge della mobilità condivisa" che può essere applicata a qualsiasi città.

"Con tre semplici parametri - l'area urbana, la densità delle richieste di viaggio e la velocità media del traffico - è stato possibile ottenere una stima molto accurata del numero di viaggi che può essere condiviso in una data città", spiega Paolo Santi, ricercatore presso l'Iit-Cnr e il Mit Senseable City Lab.

Applicando la legge, Milano risulta avere un potenziale di condivisione dei viaggi di circa il 50%. Una corsa in taxi su due, cioè, potrebbe essere condivisa. Il risultato è cinque volte superiore a quello di Roma, dove a poter essere condivisa è solo una corsa su dieci. "Questa differenza - spiega Santi - è in gran parte dovuta alla diversa velocità del traffico cittadino".

Tra le città studiate, New York è risultata la città più 'condivisibile' con il 62%, Berlino e Londra fra le meno 'condivisibili' con il 10-15%.(ANSA).

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