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Ilva: Costa, obblighi ambientali per azienda già definiti

Redazione ANSA ROMA

ROMA, 5 GIU - Sull'Ilva di Taranto "il Ministero dell'Ambiente ha già prodotto i carteggi per la valutazione di impatto ambientale dell'area. Tutto ciò che accade dopo deve tenere conto di questo carteggio. Qualsiasi riconversione venga proposta, non può non tenere conto della linea ambientale che peraltro è già stata perfettamente individuata. A noi compete di vigilare che il sistema previsto da quanto già proposto venga concretamente realizzato. E lo faremo senz'altro. Le altre scelte che afferiscono al mondo dell'economia toccano ad altri Ministeri e non intervengo io". Lo ha detto oggi il ministro dell'Ambiente, Sergio Costa, intervistato a Sky Tg24.
    "Tutto ciò che l'acquirente nuovo dovrà fare nel campo della tutela dell'ambiente e del territorio è già perfettamente individuato dal Ministero dell'Ambiente e l'acquirente non potrà discostarsene - ha ribadito il neo-ministro -. Noi vigileremo perché questo avvenga. Già questa mi sembra una bella garanzia".
    Alla domanda se sul futuro dell'azienda ci sia unità d'intenti fra Lega e Cinquestelle, Costa ha risposto "ma certo.
    Il governo ragiona con una sola penna".
    Alla domanda se vede nel futuro una Taranto senza acciaieria, il ministro ha risposto "io vedo una Taranto ambientalmente ben tenuta. Non è questione di Ilva o non Ilva. A me interessa che il sistema ambiente funzioni, che il livello di tutela ambientale del cittadino e del territorio venga soddisfatto. Gli strumenti ci sono perché questo avvenga. Dal punto di vista ambientale sono estremamente sereno".

Bonelli (Verdi), Costa non conosce situazione Taranto. "Siamo fortemente sorpresi delle dichiarazioni del neo-ministro dell'Ambiente Costa, che vede 'una Taranto ambientalmente ben tenuta', forse il ministro non sa che esiste una situazione epidemiologica drammatica, forse non conosce gli ultimi dati sui livelli di Diossina prodotta dall'Ilva e piovuta sulle cittadine e i cittadini tarantini con gravi danni alla loro salute, forse non lo hanno informato che nel quartiere Tamburi, adiacente alla zona industriale, bambine e bambini di materne ed elementari hanno dovuto smettere di andare a scuola per intere settimane a causa dell'inquinamento". Lo scrive in una nota il Verde Angelo Bonelli. "La città di Taranto - prosegue Bonelli -, è così ben tenuta da punto di vista ambientale, che il precedente governo - con il quale noi abbiamo dissentito su tutto rispetto all'Ilva - ha dovuto approvare una norma che garantisce ai proprietari e agli acquirenti successivi l'immunità penale in caso di violazione della legislazione ambientale e sanitaria. Una norma che ha impedito il proseguo di una indagine sull'alta percentuale di diossina proprio nel quartiere Tamburi di Taranto, da parte del PM Buccoliero". "Per approfondire la situazione reale - ha concluso Bonelli - gli manderò una copia del mio libro-dossier 'Good Moorning Diossina', dove spiego cause e rimedi per Taranto e l'Ilva".

Costa, pretendiamo rispetto di prescrizioni ambientali. "Sull'Ilva e sulla vita dei tarantini non si gioca. Conosco perfettamente la situazione: noi pretendiamo, e pretenderemo, che fin da subito siano rispettate le prescrizioni ambientali per rendere immediatamente Taranto migliore, consapevoli che la strada verso la soluzione definitiva del problema va programmata con l'arresto delle contaminazioni ambientali. Bisognerà lavorarci di concerto con il Ministero dello Sviluppo economico per una Taranto libera per sempre dalle fonti di inquinamento". Lo ha scritto su Facebook il ministro dell'Ambiente, Sergio Costa.

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