La società Thames Water Utilities, responsabile per l'acqua pubblica e il trattamento delle acque reflue a Londra e in diverse contee inglesi, è stata sanzionata con una maxi-multa da 20,36 milioni di sterline per "incidenti significativi di inquinamento" nel fiume Tamigi e nei suoi affluenti. La multa, di cui riferisce l'Agenzia per l'Ambiente del governo britannico, è relativa a diversi reati commessi tra il 2012 e il 2014 in alcuni impianti di trattamento delle acque reflue.
L'accusa, ha spiegato l'Agenzia in una nota, ha riguardato sei casi distinti che hanno causato un "inquinamento diffuso, ripetuto, prolungato ed evitabile". "Lo scarico illegale di acque reflue ha determinato gravi danni ambientali", tra cui "la morte di uccelli, pesci e invertebrati". Inoltre, prosegue la nota, ha danneggiato residenti, agricoltori, pescatori, imprese locali, colpendo regate e altre attività sul Tamigi.
Per il numero uno dell'Agenzia ambientale, James Bevan, "questo caso manda un segnale chiaro all'industria: la salvaguardia dell'ambiente non è un optional, ma una parte essenziale di come tutte le aziende devono ora operare".