Più leggere e prodotte grazie al riciclo, le bottiglie di vetro sono sempre più amiche dell'ambiente. Negli ultimi decenni per tenere il passo con i sempre più severi standard ambientali, la bottiglia di vetro da una parte si è sottoposta ad una attenta "cura dimagrante" e dall'altra ha visto salire sempre di più l'utilizzo del rottame nel processo di produzione (tra l'80 e il 90%), mostrandosi perfetto esempio di economia circolare. Lo afferma Assovetro presentando i risultati di due ricerche del Dipartimento di Scienze Agrarie, Alimentari e Agro-ambientali dell'Università di Pisa e del Dipartimento di Scienze e Innovazione tecnologica dell'Università del Piemonte Orientale - Alessandria.
"Oggi le bottiglie sono molto più leggere di un tempo (le bottiglie di vino hanno ridotto il loro peso del 12% negli ultimi 10 anni), richiedendo quindi minor consumo di materie prime, di energia e, di conseguenza, producendo minori emissioni di CO2 - spiega Assovetro - L'utilizzo di rottame per la produzione di contenitori è stato quantificato nel 2016 in un risparmio energetico di circa 318 milioni di metri cubi di metano (il consumo medio annuale di una città come Genova).
Attraverso l'utilizzo del rottame si evitano l'estrazione di materie prime tradizionali (come sabbia, carbonati e soda) per circa 3.050.000 tonnellate e le emissioni in atmosfera di 1.875.000 tonnellate di CO2 equivalenti".
Dunque, rileva il presidente della sezione contenitori in vetro di Assovetro, Marco Ravasi, "non bisogna dimenticare la dimensione ambientale delle bottiglie in vetro, ormai riconosciute da tutti quale esempio virtuoso del paradigma dell'economia circolare".