Quotidiano Energia - “L’asta aveva tutti i presupposti per concludersi con successo, perché siamo uno dei Paesi europei con il maggiore potenziale solare, ma il risultato ha superato ogni più rosea aspettativa”. E’ il commento del ministro della Transizione energetica portoghese, João Pedro Matos Fernandes, all’asta fotovoltaica svolta ieri da Lisbona che si è chiusa con un prezzo medio di 20 €/MWh, meno della metà del tetto massimo di 45 €/MWh fissato dal Governo.
Matos Fernandes ha precisato all’agenzia “Lusa” che alla procedura hanno partecipato 64 concorrenti, che hanno presentato offerte per una potenza complessiva nove volte superiore ai 1.400 MW messi all’asta. “La grande partecipazione si è riflessa sui prezzi: abbiamo battuto il record mondiale in due lotti e il prezzo medio è il più basso mai registrato in Europa”, ha detto il ministro.
Secondo indiscrezioni riportate dalla stampa portoghese – il risultato ufficiale dell’asta sarà comunicato il 10 agosto – l’offerta più bassa si sarebbe attestata a 14,8 €/MWh, mentre si sarebbero aggiudicati capacità 13 soggetti: al primo posto per numero di lotti la spagnola Iberdrola e per potenza la francese Akuo (che avrebbe ottenuto 370 MW).
I vincitori dell’asta dovranno avviare i progetti entro 36 mesi.
I partecipanti all’asta potevano presentare offerte sia per un prezzo fisso (come detto non superiore a 45 €/MWh) che per un contratto per differenza. Almeno 200 MW sarebbero stati assegnati con il secondo sistema a una tariffa variabile di 23 €/MWh.