Quotidiano Energia - La Regione Toscana affianca il comparto tessile di Prato nella battaglia per essere ammesso alle agevolazioni a favore degli energivori.
In una nota, l’amministrazione regionale fa sapere di avere partecipato (in accordo con il Comune e le categorie economiche del distretto, che annovera 400 aziende) alla consultazione Ue sulle linee guida comunitarie in tema di aiuti di Stato per l’energia e l’ambiente, chiusasi lo scorso 19 luglio. In tale occasione, è stato chiesto che nelle agevolazioni si tenga conto anche del parametro che fa riferimento al “finissaggio”, lavorazione “ad altissima intensità energetica ed esposta alla concorrenza internazionale”.
“La Regione come il Comune di Prato e gli imprenditori interessati - spiegano gli assessori alle attività produttive Stefano Ciuoffo e all'ambiente e energia Federica Fratoni - hanno formalmente posto all'attenzione della Commissione la necessità di un intervento a sostegno del settore manifatturiero del nostro Paese in riferimento alle piccole e medie imprese grandi consumatrici di energia elettrica, segnalando un vuoto che va a discapito del settore tessile che in Toscana rappresenta un elemento importante del tessuto produttivo”.
Regione e Comune di Prato, sempre di concerto con industriali e artigiani, hanno inoltre inviato una lettera congiunta al ministro Di Maio per chiedere un incontro, così da “poter illustrare la questione e condividere i passaggi ulteriori per ottenere dall'Europa un'attenzione concreta verso il manifatturiero”.
Di recente, rispondendo a un’interrogazione del PD alla Camera, il sottosegretario (in questo caso del Mit) Michele Dell’Orco aveva sottolineato che il Mise stava predisponendo una serie di osservazioni nell’ambito della consultazione, compresa quella relativa all’integrazione dei codici Ateco.
Oltre a questo, “il Mise sta compiendo una serie di iniziative di sostegno alle imprese operanti nel settore energetico e anche in quello tessile”.