Quotidiano Energia - L’ondata di caldo che sta investendo l’Europa ha costretto Edf a fermare altri 1.716 MW nucleari, oltre ai due reattori da 1.300 MW ciascuno della centrale di Golfech spenti martedì.
L’aggiornamento delle indisponibilità dell’operatore della rete Rte indica il fermo per “cause esterne legate all’ambiente” dell’unità 4 da 915 MW di Tricastin, che dovrebbe tornare in funzione domani. Riduzioni della potenza per gli stessi motivi ambientali riguardano le unità 3 e 4 da 890 MW di Dampierre (-120 MW e -150 MW rispettivamente), l’unità 1 da 1.310 MW di Belleville (-125 MW) e l’unità 1 da 1.335 MW di St Alban 1 (-406 MW).
Guasti e malfunzionamenti hanno invece costretto a un fermo non programmato dell’unità 2 da 910 MW di Bugey e a una riduzione della potenza dell’unità 2 da 915 MW di Tricastin (-110 MW) e dell’unità 3 sempre da 915 MW di Gravelines (-405 MW), che non tornerà in funzione prima del 2 agosto.
Sconta infine qualche ritardo il fermo programmato dell’unità 1 da 910 MW di Blayas, che dovrebbe ripartire il 7 agosto.
Météo France ha lanciato oggi un “allarme rosso” per le regioni settentrionali della Francia, dove “potrebbero anche essere battuti record assoluti con valori da 42 a 43°C”.
L’ondata di calore ha portato la domanda elettrica transalpina al picco stagionale di 59.715 MW alle 12:45 di ieri, mentre oggi si dovrebbero superare i 60 GW, ben oltre i 59 GW stimati martedì dal Tso.
Rte ha in ogni caso ribadito che il sistema, nonostante l’aumento della domanda e il calo della capacità nucleare disponibile, ha margini sufficienti per rimanere in equilibrio.
Da notare che, in base ai dati di Rte, per tutta la settimana in corso la Francia ha comunque continuato a esportare elettricità verso l’Italia.