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Responsabilità Editoriale Gruppo Italia Energia

Distribuzione elettrica, Autorità verso stretta sulle interruzioni

Il dco sul 2020/2023: revisione premi/penalità soprattutto per ridurre i divari territoriali, al via “esperimenti regolatori”, il nodo delle “fulminazioni al suolo” e le opzioni per risanare il Fondo eventi eccezionali (articolo di Quotidiano Energia)

Quotidiano Energia - L’Arera intende mettere in atto una stretta sulle interruzioni del servizio di distribuzione elettrica con il principale obiettivo di ridurre i divari territoriali nella qualità del servizio, in ossequio a uno dei punti cardine del Quadro strategico 2019/2021.

Nel dco 287/2019 contenente gli orientamenti per il semiperiodo 2020/2023, il Regolatore sottolinea che a fronte di un miglioramento complessivo della continuità del servizio negli anni dal 2000 al 2018, si è registrata un’inversione di tendenza nell’ultimo biennio di detto periodo.

Da una parte, quindi, l’Autorità  è intenzionata a confermare i livelli obiettivo per la durata e i livelli tendenziali per il numero delle interruzioni, nonché i meccanismi di premialità e penalizzazione. D’altro lato, però, per assicurare la fruibilità e la diffusione del servizio in modo omogeneo sull’intero territorio nazionale, l’Arera intende introdurre una regola che riduca i premi all’impresa di distribuzione qualora una parte degli ambiti territoriali serviti sia oggetto di penalità per due anni consecutivi. Tale meccanismo, con penalizzazione crescente nel tempo, sarebbe applicato separatamente per numero e per durata delle interruzioni a partire dal 2021.

Il dco prevede però anche un premio addizionale una tantum per i distributori che riescano a centrare i target al 2023 negli ambiti più critici.

L’Autorità intende poi sviluppare “esperimenti regolatori” che responsabilizzino maggiormente gli operatori, a cui viene data la possibilità di presentare proposte, purché innovative e riferite a periodi e ambiti circoscritti.

Altro tema su cui si concentra il documento è quello del “significativo aumento del numero di interruzioni brevi (comprese tra un secondo e tre minuti), quali l’aumento eccezionale delle fulminazioni al suolo (in particolare nel 2018 rispetto al biennio 2016-2017)”.

L’Autorità acquisirà maggiori elementi e “valuterà la sussistenza di eventuali presupposti per un aggiornamento della regolazione premi-penalità del numero di interruzioni, fermi restando i livelli obiettivo fissati dal Testo Integrato della Regolazione output-based dei Servizi di Distribuzione e Misura dell’energia elettrica” (Tiqe), che dovranno essere raggiunti entro il 2023”.

Ancora, il Regolatore avanza anche delle proposte per risanare il “Fondo per eventi eccezionali” (che ristora i distributori nei casi di forza maggiore), visto il “debito crescente” dovuto all’intensificarsi “della frequenza e della severità dei fenomeni meteorologici estremi”.

Tra le opzioni: un tetto massimo all’indennizzo per un utente MT, pari orientativamente al doppio della sua spesa annua storica per il trasporto e comunque non superiore a 40.000€; aumentare le contribuzioni al Fondo a carico delle imprese distributrici e Terna; limitare ad uno, anziché due, il numero massimo di indennizzi; utilizzare parte del Fondo utenti MT alimentato dal Corrispettivo tariffario specifico (Cts) versato dai clienti MT che non hanno ancora adeguato i propri impianti interni.

Attraverso la consultazione l’Autorità intende inoltre verificare se confermare, rinviare al periodo regolatorio che inizierà il 1° gennaio 2024 o eventualmente annullare la decisione di abbassare (con effetto dal 1° gennaio 2020) da 12 a 8 ore lo standard sulla durata massima delle interruzioni per gli utenti BT serviti in ambiti in bassa concentrazione.

Riguardo infine alle funzionalità innovative delle reti di distribuzione nelle aree ad elevata penetrazione della generazione distribuita a fonte rinnovabile, l’Arera non intende rinnovare tale regolazione sperimentale incentivante riguardo all’osservabilità dei flussi di potenza e allo stato delle risorse diffuse sulle reti MT, né gli incentivi relativi alla funzionalità Regv-2.

Il termine per le osservazioni è il 6 settembre.