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Responsabilità Editoriale Gruppo Italia Energia

Ricerca di sistema: dalla consultazione grande attenzione su FV e accumuli

Il sottosegretario Crippa, in visita ai laboratori Cesi e Rse, fa il punto sui commenti al Piano triennnale (articolo di Quotidiano Energia)

Quotidiano Energia - Quasi 300 soggetti hanno partecipato alla consultazione sul nuovo piano triennale 2019-2021 della ricerca di sistema elettrico nazionale, conclusasi ieri, e “hanno espresso dei gradi di soddisfazione rispetto a tutte le misure messe in atto, con percentuali spesso al di sopra del 90%”. A sottolinearlo il sottosegretario al Mise, Davide Crippa, nel corso della visita, oggi a Milano, ai laboratori di Rse e di Cesi.
Nello specifico, spiega “le misure più votate sono state lo studio e lo sviluppo di materiali innovativi per la applicazioni fotovoltaiche (94%) e quello sui sistemi di accumulo”. Quest’ultimo tema rappresenta “un elemento fondamentale” da tematizzare per affrontare in maniera adeguata le sfide al 2030 del Piano Energia e Clima, ha aggiunto Crippa, puntualizzando come l’obiettivo del ministero non sia quello di focalizzarsi unicamente "sull’accumulo elettrochimico tradizionale, ovvero un accumulo day, ma anche su un accumulo di natura settimanale o addirittura stagionale”.  Si tratta di un “percorso in grado di valorizzare l’energia elettrica prodotta da Fer”, che si pone come obiettivo quello di arrivare a incanalare la gestione della produzione estiva in un “percorso di sfruttamento invernale”.

Sempre in tema di storage un altro aspetto "importantissimo", ha evidenziato il sottosegretario, sarà quello di adottare una visione che si caratterizzi per “obiettivi molto aperti”, non “puntando su una tecnologia a discapito di un’altra”. Si tratta di una scelta legata anche alla "conformazione dell’Italia e alle sue condizioni operative molto diversificate". Questo porterà alla promozione di una varietà di sperimentazioni nei diversi settori del comparto accumuli, permettendoci “di mantenere l’eccellenza italiana in un mercato internazionale”.

Passando ai finanziamenti, secondo Crippa, avremo “importanti sfide” in termini di raddoppio delle risorse da destinare al settore della ricerca, “un impegno assunto dai precedenti governi a cui, però, non è stato dato seguito". "Noi abbiamo invece messo mano subito alla situazione. Nel decreto crescita c’è infatti un fondo da 10 milioni di euro dedicato alla ricerca per quest’anno e ci sono 10 milioni aggiuntivi per l’anno successivo, volti a sostenere i percorsi di Mission innovation. Sono risorse importanti perché altrimenti si rischia di rimanere in questi progetti, ma senza la possibilità economico- finanziaria di renderli operativi", ha detto il sottosegretario.  Rse assicura “il massimo impegno nel portare avanti i progetti di ricerca che gli sono affidati dal Mise”, ha affermato l’a.d. della società Maurizio Delfanti, evidenziando come i due focus di Rse siano, da una parte, lo sviluppo di soluzioni innovative per far fronte alle sfide del settore energetico, dall'altro l'impegno per "far sì che le novità tecnologiche vadano a sistema, portando dei vantaggi concreti ai cittadini".

L’a.d. di Cesi, Matteo Codazzi, ha invece rimarcato la connotazione internazionale dell’attività della società e il suo essere "apripista" per le opportunità di sviluppo all'estero delle aziende italiane del settore energetico, sottolineando che i campi su cui si sta concentrando l'attenzione dell'azienda sono l’integrazione in rete delle fonti rinnovabili, le reti intelligenti, le tecnologie di demand response e data analytics, la sicurezza informatica e le grandi linee elettriche di interconnessione.