Quotidiano Energia - Il mercato auto prova a rialzare la testa. Dopo le flessioni di gennaio (-7,5%), febbraio (-2,4%) e marzo (-9,6%), infatti, ad aprile le immatricolazioni segnano un timido +1,5% annuo a 174.412 unità, complice anche un giorno lavorativo in più rispetto al 2018. Il venduto del primo quadrimestre si attesta quindi a 712.196 unità, con una flessione tendenziale del 4,6%.
Guardando alle singole alimentazioni, in base ai dati Unrae, il diesel continua a frenare: -22,5% a 70.788 unità, con quota di mercato giù di oltre 12 punti al 40,5%. Una flessione che segna il sorpasso delle vendite a benzina, su del 32,7% a 78.409 unità, con market share in crescita dal 34,2 al 44,8%. Segno positivo anche per le auto a Gpl, +12,9% a 12.077 unità e quota su dello 0,7% al 6,9%, e le ibride, con volumi in aumento del 26% a 8.973 unità (share da 4,1 a 5,1%). Prosegue il momento no del metano, che arretra del 26,7% a 3.027 unità, con una quota in discesa dal 2,4% all’1,7%.
In particolare evidenza elettriche e ibride plug-in, spinte con forza dal bonus previsto dall’ultima legge di Bilancio. Dall’8 aprile, data di pubblicazione del decreto attuativo della misura, secondo Anfia “le prenotazioni hanno prodotto un dimezzamento delle risorse stanziate dal Mise per la prima tranche del provvedimento a riprova dell’alterazione del mercato generata”. Le immatricolazioni elettriche si sono impennate nel mese del 355,9% a 1.190 unità raggiungendo una quota dello 0,7% e le plug-in sono aumentate del 151,9% a 471 unità con share allo 0,3%.
La crescita di e-car e plug-in non è stata sufficiente a invertire l’andamento in salita delle emissioni medie ponderate di CO2 delle nuove immatricolazioni, che secondo Unrae sono aumentate del 5,4% in aprile a 118,9 g/km (+6,5%). La stessa Unrae, insieme ad Anfia e Federauto, farà il punto sul tema della mobilità sostenibile il 14 maggio a Verona, nell’ambito dell’Automotive Dealer Day.