Quotidiano Energia - E’ “insufficiente” il voto di WindEurope alla bozza del Piano energia-clima italiano, che secondo l’associazione mostra le maggiori lacune in materia di programmazione delle aste e Ppa. E’ quanto emerge dall’analisi dei Pniec dei Paesi Ue diffusa oggi a Bilbao in occasione della giornata di apertura della “WindEurope 2019 Conference & Exhibition”.
L’analisi mostra in ogni caso che l’Italia non è la sola ad ottenere brutti voti. Anzi: se altri 10 Pniec sono giudicati “insufficienti”, 14 fanno peggio di quello della Penisola e nessuno ottiene la promozione.
Nel complesso, nota l’associazione, i 28 si sono impegnati a sviluppare sufficienti volumi di eolico nei loro Piani, che mancano tuttavia di misure di dettaglio in grado di concretizzare tali impegni. In particolare, gran parte dei Pniec non forniscono visibilità di lungo-termine alle aste (solo la Germania ha indicato il calendario fino al 2030) e nessuno indica come semplificare le norme e le autorizzazioni, mentre solo sei Paesi (tra i quali l’Italia) citano la questione degli impianti giunti a fine vita (“che per l’eolico europeo significa un totale di 60 GW al 2030”).
I Pniec sono poi avari di dettagli sulle misure per sviluppare le rinnovabili e l’elettrificazione nei settori riscaldamento e trasporti e, last but not least, non includono in nessun caso la semplificazione dei Ppa corporate, sebbene prevista dalla direttiva Fer.
Il Piano italiano, in particolare, ottiene come detto il giudizio peggiore (“questione solo menzionata”) nella programmazione delle aste e nei Ppa e un voto superiore ma ancora insufficiente (“misure presenti ma di breve-termine e carenti di dettagli”) per gli aspetti “reti elettriche & mercati”, “iter autorizzativi & fine vita impianti” e “ricerca & innovazione”. Va invece un po’ meglio sul fronte della “elettrificazione”: “Misure incluse con dettagli ma con ambizioni di medio-termine e/o insufficienti”.
“I Governi nazionali devono colmare queste lacune, altrimenti i Piani non avranno senso”, ha stigmatizzato l’a.d. di WindEurope, Giles Dickson.