Quotidiano Energia - Un tavolo permanente per definire le modalità della chiusura della centrale Enel di Torrevaldaliga Nord entro il 2025.
E’ quanto prevede un ordine del giorno approvato sabato scorso all’unanimità dal Consiglio comunale di Civitavecchia. Iniziativa partita come mozione firmata da tutti i capogruppo ma poi trasformata in odg, per l’istituzione del tavolo con Enel, le rappresentanze sindacali e delle imprese, le organizzazioni ambientaliste e le altre rappresentanze sociali che possono fornire un contributo utile, coinvolgendo anche i Comuni del comprensorio.
“È importante che anche il Consiglio comunale si sia espresso con fermezza a favore dello stop al carbone entro il 2025”, ha commentato il presidente del Consiglio comunale Dario Menditto.
Durante la discussione sono stati ovviamente affrontati i temi del cronoprogramma chiesto dal Minambiente e delle possibili alternative per il sito. Da questo punto di vista va sottolineato che a inizio gennaio il direttore Italia di Enel Carlo Tamburi ha affermato alla trasmissione “Presa diretta” di RaiTre che sia a Civitavecchia (la cui Aia termina nel 2034) che a Brindisi potranno essere attivate “produzioni alternative, quali il fotovoltaico e in parte il gas”. Secondo Tamburi “tecnicamente è possibile abbandonare il carbone e avere le autorizzazioni per sostituire questi impianti entro il 2025”.
Va infine ricordato che a Torrevaldaliga la società ha in programma la realizzazione di 60 MW di storage, già previsti nel Piano 2018/2020 dell'Enel.
Le modalità per la dismissione delle centrali saranno oggetto del tavolo al Mise che dovrebbe partire a breve, come annunciato dal ministro dell’Ambiente Sergio Costa.