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Responsabilità Editoriale Gruppo Italia Energia

Appello dell’industria Ue: “Modificare le nuove norme sulla ePrivacy”

“Regole statiche e applicate indiscriminatamente che frenano l’innovazione”. Lettera di 66 associazioni

Quotidiano Energia - Generale sollevazione dell’industria europea contro la proposta di regolamento Ue sulla privacy e le comunicazioni elettroniche (ePrivacy). In vista della discussione al Consiglio Telecomunicazioni del prossimo 4 dicembre, 66 associazioni di diversi settori – dall’energia alle Tlc fino all’automotive e alle banche – hanno pubblicato una lettera aperta in cui sottolineano che numerose norme del provvedimento ePrivacy si sovrappongono a quelle del regolamento 2016/679 sulla protezione dei dati (Gdpr), di fatto sostituendole.

Lo scopo del nuovo regolamento andrà di conseguenza “molto oltre i tradizionali settori delle telecomunicazioni e dei servizi online, applicandosi in modo generalizzato a tutti i prodotti e servizi europei”. Con l’effetto di “assoggettare le capacità innovative dell’Europa nell’intelligenza artificiale, nella transizione energetica, nella manifattura, nel sistema intelligente dei trasporti, nelle tecnologie mediche etc. a regole statiche e applicate indiscriminatamente a tutti”.

Nonostante i negoziati in seno al Consiglio, lamentano le associazioni, “il testo resta lontano dal risolvere i molti problemi emersi sin dalla presentazione della proposta” all’inizio del 2017. Gli Stati membri vengono perciò invitati a “indicare con chiarezza che i negoziati con l’Europarlamento non saranno accelerati avendo come base un testo imperfetto, che avrebbe profonde ripercussioni sull’economia europea”.

La lettera (disponibile in allegato) stigmatizza infine che, “nel momento in cui l’applicazione pratica del Gdpr è appena iniziata, le società di diversi settori non hanno ancora ricevuto indicazioni chiare su come l’ePrivacy si applicherà alle tecnologie e ai servizi esistenti ed emergenti”.

Da ricordare che il mese scorso hanno lanciato un appello per la modifica del regolamento ePrivacy le associazioni del settore elettrico europeo Eurelectric, SolarPower Europe, smartEn, Eer, Esmig ed Ehpa, secondo le quali alcune norme della proposta “rendono praticamente impossibile l’elaborazione dei dati necessari ai servizi energetici innovativi”.