Quotidiano Energia - “Mi auguro che dall’incontro di oggi emerga un importante contributo per quando le Camere, come auspico, vorranno valutare un intervento legislativo in materia”.
Così il presidente della Camera, Roberto Fico, ha concluso il proprio intervento in occasione del convegno “Le autorità indipendenti: problemi e prospettive”. Intervento nel quale aveva delineato i contorni di quella che dovrebbe essere “una normativa unitaria e coerente per tutte le autorità”.
In primo luogo, ha spiegato, “serve rivedere la disciplina per rafforzare l’indipendenza delle Authority sia in sede di nomina sia in corso di esercizio di mandato”. Sotto il primo profilo Fico ha parlato in particolare di “regole più stringenti sui requisiti” dei candidati, con una “verifica stringente da parte delle Commissioni competenti”. Ma anche le stesse procedure di nomina (e le relative maggioranze qualificate) potrebbero essere riviste, mentre la “sollecitazione pubblica” adottata nel caso dell’Antitrust, sarà estesa “a tutte le nomine affidate ai presidenti delle Camere”.
Sotto il secondo profilo, ha aggiunto Fico, “il Parlamento deve fissare in maniera rigorosa gli ambiti di esercizio” perché “non è possibile affidare ampi poteri normativi alle Autorità, la cui definizione deve rimanere al legislatore”.
Il presidente della Camera ha inoltre auspicato “una più ampia consultazione delle parti” e una particolare attenzione “alla motivazione delle delibere adottate”, con “un esame degli impatti regolatori ex ante e ex post”.
L’intervento di Fico ha quindi aperto il dibattito. Se Vincenzo Zeno-Zencovich dell’Università Roma Tre ha sottolineato che la “nozione di indipendenza della Autorità è un po’ contraddittoria, in quanto sono indipendenti da tutto fuorché dalla Commissione Ue”, Gian Michele Roberti dell’Università La Sapienza ha concordato con Fico sul fatto che “l’indipendenza dipende fondamentalmente dalla coscienza di ognuno ancor più che dalle norme”.
Roberti ha comunque definito “opportuna una revisione nell’ottica di un disegno complessivo ordinato”, sottolineando anche la necessità di agire sulla “sovrapposizione tra regolazione ex ante e l’enforcement”, anche qui nella logica di “un disegno unitario”.
Tra i partecipanti anche un esponente del mondo energetico: Massimo Bruno, responsabile Sostenibilità e Affari istituzionali per l'Italia di Enel. “Devo premettere che le autorità con cui ci confrontiamo noi sono tra le migliori in Europa”, ha affermato. Pur rimarcando “il modo talvolta disomogeneo di porsi tra un’autorità e l’altra”, nonché “il limbo” in cui vengono lasciati gli operatori nella dialettica tra Authority e ministeri, “per esempio sull’apertura del mercato”.