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Responsabilità Editoriale Gruppo Italia Energia

Allo studio il Piano d’Azione Portuale Sostenibile con il progetto Supair

Un budget di più di 1 milione di euro per 7 porti in Europa

e7, il settimanale di QE - Un progetto europeo per pianificare uno sviluppo portuale nella regione adriatico-ionica a basse emissioni di carbonio. Questo l’obiettivo di SUPAIR – SUstainable Ports in the Adriatic-Ionian Region, finanziato dal programma Interreg Adrion V-B con un budget di più di 1 milione di euro che vede coinvolti i seguenti porti: Autorità di Sistema portuale del mare Adriatico orientale (Trieste), Autorità di sistema portuale del mare Adriatico settentrionale (Venezia); Autorità portuale del Pireo (Grecia); Autorità portuale di Salonicco (Grecia); Porto di Capodistria (Slovenia); Autorità portuale di Durazzo (Albania); Autorità portuale di Bar (Montenegro).

Nove i passaggi identificati per svolgere l’analisi della riduzione delle emissioni di CO2 prodotte dalla navigazione e dalle operazioni portuali a terra. Tre le macro aree di intervento su cui si stanno focalizzando le linee guida: riduzione di consumi energetici dei natanti, riduzione di consumi energetici degli edifici e delle strutture portuali, incentivazione a sostegno degli operatori terminalisti che investano in impianti/attrezzature meno energivore e/o a fonti energetiche rinnovabili.

Si tratta di “un progetto finanziato con fondi Interreg che non prevede investimenti infrastrutturali immediati ma l’elaborazione di piani di azione da parte dei 7 porti coinvolti che auspicabilmente potranno contenere anche indicazioni su quelli che sarebbero i costi per mettere in pratica le azioni previste dal piano. Questo però potrà essere evidente solo una volta che questi documenti saranno completati (diciamo metà del prossimo anno)”, spiega Silvia Zampese Project manager di Area Science Park realtà capofila del progetto.

Di fatto le “Guidelines for sustainable and low-carbon ports” rappresentano un processo di analisi volto ad accompagnare le autorità portuali per redigere e attuare piani di azione per un porto sostenibile in grado di rispondere “sia ad esigenze attuali che future (a seconda del campo di intervento”, sottolinea la Project manager Zampese.

L’indagine, elaborata dalla Venice International University con il contributo degli altri partner (Centre for Research and Technologies of Hellas - CERTH e Area Science Park), è partita da una definizione di porto sostenibile e ha guardato alle migliori esperienze europee, capitalizzano le pratiche più innovative attualmente esistenti sul tema, per renderle agilmente riferibili ai porti nazionali interessati dal progetto. Il prossimo step è la redazione di ogni partecipante del proprio Piano d’Azione Portuale Sostenibile. “Il contenuto dei Piani varia a seconda di quelli che sono gli ambiti su cui ciascun porto ha deciso di focalizzare la sua attenzione, sulla base anche dei feedback ricevuti dagli stakeholder incontrati durante i focus group di inizio progetto”, prosegue la Zampese. “C’è chi si focalizzerà sulla gestione dell’energia all’interno del porto, chi sull’inquinamento acustico e idrico delle operazioni portuali, chi sulla rivitalizzazione degli spazi verdi (nonché la gestione dei rifiuti) e la promozione di sistemi di trasporto multimodali e a basse emissioni (sempre all’interno del porto), chi è interessato a sviluppare un sistema di gestione del flusso dei camion all’interno del porto in modo da evitare congestioni e ridurre le emissioni di CO2, etc”.

A fine progetto i risultati ottenuti e i piani d’azione sviluppati da ciascun porto verranno presentati nel corso del Mutual Learning Workshop che verrà organizzato da Area Science Park a Trieste (novembre 2019). Durante tale evento verrà formalizzata l’istituzione della Rete di cooperazione transnazionale tra i porti della regione adriatico-ionica e ne verrà promosso l’allargamento.

La definizione di porto sostenibile redatta dal progetto SUPAIR

"Un porto sostenibile e a basse emissioni di carbonio è un porto che, in stretta consultazione con i suoi utenti e stakeholder, si impegna, progetta in modo proattivo e lavora responsabilmente e costantemente per garantire prosperità economica e migliorare a lungo termine la qualità della vita sia dell’area portuale che della comunità urbana in cui si inserisce. E’ un porto che propone e implementa diverse misure, azioni e strategie, seguendo un approccio integrato e considerando le esigenze attuali e future, per proteggere e gestire in modo efficiente le risorse naturali e umane, garantendo allo stesso tempo la salvaguardia dell’ambiente e la mitigazione dei cambiamenti climatici, sfruttando e ampliando l’uso di fonti di energia rinnovabile e di tecnologie rispettose dell’ambiente”.